Il LinkedIn Top Post di oggi è di Giulia Bezzi ed è un’attenta riflessione sui dati pubblicati dal Global Gender Gap Report 2022. Come siamo messi in Italia? Beh, diciamo che c’è ancora molta strada da fare.
“L’estate è finita, stiamo entrando, ma direi lo siamo già, in un altro di quei periodi in cui ti chiedi “Ehi, cavallette e extraterrestri quando?” ed eccoci qui che arriva il momento più bello per noi che ci occupiamo di progetti per l’indipendenza economica e culturale della donna: il global gender gap report 2022 del World Economic Forum.
Sono quei momenti in cui vorresti sprofondare, prendere le donne per mano scuotendole forti per dire “noi, noi dobbiamo essere più sul pezzo ragazze, il cambiamento viene da noi”.
Prendiamo il Global Gender Index, ci sono 146 Stati e noi siamo al 63esimo posto, per farvi star male, tra lo Zambia e la Tasmania, al primo posto l’Islanda, freddino per il trasferimento, secondo e terzo Finlandia e Norvegia, belline da vedere ma non ci vivrei. Io voglio stare qui e vedere l’Italia risalire veloce caspita!
Peggio mi sento quando si parla di partecipazione e opportunità economiche, 110 su 146, non so se è chiaro, tra il Gambia e le Mauritius, ecco qui mi ci trasferirei, a sto punto non è nemmeno tanto distante dall’Italia”.
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