Un ampio gruppo di collaboratori di MOONDO.INFO – quelli di formazione socialista e riformista – con il direttore Giampaolo Sodano, hanno incontrato nei giorni scorsi l’on.le Carlo Calenda per discutere delle elezioni amministrative nella capitale e sull’evoluzione dell’area politica liberalsocialista e liberaldemocratica di cui Calenda è uno degli interlocutori nazionali.
L’adesione – annunciata nei giorni immediatamente precedenti – di una lista socialista (intesa come PSI) guidata da Bobo Craxi a sostegno della candidatura dem di Roberto Gualtieri è stata una sorta di premessa nel dialogo che si svolto per oltre due ore. Premessa perché Carlo Calenda ha informato che, con lo stesso Craxi e con i dirigenti del Psi, Nencini e Maraio (e anche con figure di riferimento storico del Partito Socialista, come Claudio Martelli), si erano svolti molteplici incontri in cui la linea di convergenza era di rafforzare una componente diversa ed esterna al PD dell’area ampia del centrosinistra per creare condizioni generali di una diversa politica di alleanze da parte dello stesso PD. Linea sovvertita, a giudizio critico di Calenda, dalla decisione improvvisa di schierarsi nello stesso ambito della lista del PD.
Il gruppo dei partecipanti ha dichiarato di non condividere l’iniziativa del PSI di promuovere una lista alleata con il PD, pur confermando affetto e stima per Bobo Craxi.
Il tema esposto da Calenda come punto interpretativo di una convergenza di più ampio perimetro e cioè di analisi dello stravolgimento stesso della politica che si è svolto lungo tutto l’arco della cosiddetta “seconda Repubblica” ha riguardato “l’ombra lunga sul futuro generata da Mani pulite”. Ha detto l’on.le Calenda: “Quando Berlinguer – impossibilitato al tempo a discutere di politica intesa come contenuti e obiettivi dell’azione di governo – ha trasformato il contenuto generale della politica in un ambito per così dire morale che avrebbe permesso di autovalutarsi come “i buoni” per configurare gli altri come “cattivi”, si è formato uno schema che alla lunga ha generato demagogia e populismo, figli di quella stagione”.
Nell’apprezzamento di questa analisi, gli interventi hanno confermato l’importanza di tornare a fare e parlare di politica con il riferimento principale ai contenuti di orientamenti e regole e quindi nel quadro della relazione (che Calenda propone come paradigma della proposta generale) tra “competenze e gestione”.
Riguardo alla dinamica elettorale a Roma si è convenuto sull’importanza della convergenza tra i soggetti che sul piano nazionale non sono ancora riusciti ad esprimere un vero patto organico lib-dem (Azione, Più Europa, Italia Viva e altri) per sostenere la candidatura dell’on.le Calenda a Sindaco di Roma.
La proposta dei partecipanti – che fanno riferimento sia alla sezione romana di Socialismo XXI, sia al nuovo soggetto civico Alleanza civica (presente a Torino, Milano, Savona, Bologna e Napoli) – di promuovere, nell’ambito della campagna elettorale, un evento pubblico a sostegno della Sua candidatura a sindaco di Roma, è stata condivisa dall’on Calenda.
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