Sfogliando il New York Times

Accettando la nomina ufficiale, Trump dipinge Biden come pericoloso

Nota personale: faccio la stessa premessa degli ultimi tre giorni: meta’ della prima pagina e’ dedicata al quarto e ultimo giorno della convention repubblicana, ma faccio fatica a parlarne per il senso di nausea che mi da’ guardare la convention di sera in TV e leggerne il mattino (oggi, adesso) sul giornale. Il discorso di accettazione di Trump, molto lungo e pieno di ripetizioni, e’ stato  un condensato di tutto cio’ che lui e’:  bugiarderia, sfrontatezza, presunzione, vanagloria….. Ai suoi famigliari, amici e collaboratori, presenti in massa nel giardino della Casa Bianca,  bisogna aggiungere il piu’ basso servilismo. A tratti quello che senti  sembra una parodia, “la parodia della convention repubblicana”, tanto quello che dicono e’ lontano dalla verita’ da noi tutti vissuta per quasi 4 anni. Mi limito quindi anche oggi, scusandomene con i lettori, ai titoli e qualche passaggio preso direttamente dai discorsi e dai commenti del giornale. La serata, come ho detto, si e’ svolta nel giardino della Casa Bianca, dove il presidente risiede come presidente, non come candidato alla presidenza, che era invece il suo ruolo ieri sera. E’ unanimemente considerato non illegale ma profondamente contrario all’etica confondere i due ruoli e approfittare dell’uno per trarne vantaggio per l’altro. In piu’, le centinaia di ospiti, seduti su sedie pieghevoli, erano molto stretti uno all’altro e tutti senza mascherina. Bell’esempio dall’alto di come si seguano le regole contro il virus.

Accettando la nomina ufficiale, Trump dipinge Biden come pericoloso. Mettendo falsamente in guardia i suoi defeli dall’ appoggio di Biden agli “anarchici”, mentre mette in mostra la sua presa sul partitoCitando le sue parole: “Il vostro voto decidera’ se noi proteggiamo gli americani che rispettano la legge o se diamo briglia sciolta a violenti anarchici, agitatori e criminali che minacciano i nostri cittadini. E queste elezioni decideranno se noi difendiamo il modo di vivere americano (‘ TheAmerican Way of Life’) o se permettiamo a un movimento radicale di smantellarlo completamente e distruggerlo. Questo non succedera’”. Tema comune dei discorsi precedenti: la simpatia dei democratici per i violenti contestatori piuttosto che per i poliziotti, e il loro progetto di una drastica ristrutturazione dell’economia su modelli socialisti. E la difesa di Trump. Non si era mai visto un partito insistere cosi’ tanto e in termini cosi’ espliciti che il candidato non e’ un razzista o un sessista ma invece una persona con empatia e di buon carattere. E, altro argomento comune, ha difeso benissimo,  meglio che qualunque paese al mondo, la nazione dal coronavirus (inutile dire che tutti i dati dicono il contrario). 

  • Il Presidente e’ impunito dal tempo in carica, compreso l’impeachment. Si vanta dei suoi successi e si lamenta di cio’ che percepisce come offese. Ha dichiarato che la sua presidenza ha ottenuto incredibili (“incredibile” e’ uno dei quattro o cinque aggettivi che Trump conosce) risultati e che lui “ha fatto un gran buon lavoro con l’epidemia”(anche se ne sono morti piu’ di 180.000 americani). E che, allo stesso tempo, ha subito “cose terribili” dai suoi “maniaci” avversari.
  • La banca centrale apre la strada per un periodo di interessi bassi, dichiarando che la priorita’ sara’ la crescita del lavoro, stimolato da mutui a basso prezzo, e non, come nel passato, la lotta all’inflazione.
  • Dopo l’uragano, case distrutte e barche vaganti. L’uragano Laura lascia una striscia di rovine in Louisiana e si dirige entroterra.
  • Il ragazzo sospettato di due omicidi, adorava la polizia. Il ragazzo che ha ammazzato due dimostranti durante una manifestazione pacifica in Wisconsin, adorava la polizia e si riteneva un difensore dei deboli. Ha detto: “parte del mio lavoro e’ proteggere i deboli. Se qualcuno e’ ferito corro da lui. Per questo ho il mio fucile. Devo proteggermi ovviamente. Ma ho anche la mia cassetta medica”.

PAGINE INTERNE

  • I parchi risentono dei tagli di budget. Prati non curati, bidoni della spazzatura non svuotati e campi giochi sporchi rovinano gli spazi verdi di New York.
  • L’odissea del dr. Fauci con i media. Con la casa bianca che gli blocca l’accesso alle reti TV, il dr. Fauci parla quando puo’.
  • Nuova crisi valutaria in Turchia. Un forte calo della lira mette in pericolo l’economia e alla prova i residenti in piena epidemia.
  • Putin ammonisce i dimostranti in Bielorussia. I disordini anti-autoritari nel paese piu’ vicino pongono un dilemma a Putin.
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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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