Dalle ceneri di Meridiana il 1 marzo 2018 nasce Air Italy, una compagnia con un piano industriale solido da far invidia: 1500 assunzioni, 50 aerei nei primi 5 anni, 10 milioni di viaggiatori e nuove rotte intercontinentali. Un matrimonio fatto di promesse e buoni propositi fra la compagnia Qatar al 49% e Alisarda figlia del principe Aga Khan al 51%.
Un viaggio nel futuro del trasporto, con macchine nuove, servizi impeccabili, voli intercontinentali diretti e progetti di assunzioni future.
UN SOGNO? NO, Decisamente un terribile incubo concluso l’ 11 febbraio alle ore 15:42 tramite l’arrivo di un’ email aziendale a tutti i dipendenti:
In sole 22 righe si racchiude l’ipocrisia, l’indifferenza , la menzogna di una gestione che ha mentito ai propri dipendenti abbandonandoli per sempre, senza remore, a se stessi.
Dall’oggi al domani è stato strappato il lavoro, la speranza, la dignità a 1500 persone, 1500 professionisti a cui è stato chiesto di scendere da quegli aerei e di tornare a casa, ovunque essi fossero, come passeggeri, indossando una divisa che non era più la loro.
Uno stato di crisi che non era mai stato dichiarato apertamente tanto che nessuna associazione sindacale e professionale è riuscita a tutelarsi anticipatamente.
La liquidazione in bonis prevede la copertura dei debiti prodotti e solamente la retribuzione base dei lavoratori fino a quando la procedura sarà in essere.
Il governo negli ultimi tempi è rimasto silenzioso, catatonico, paralizzato, un encefalogramma piatto davanti alle numerose richieste d’incontro esposte dai sindacati, che pretendevano chiarimenti e risposte che un’ azienda tardava a fornire perchè troppo impegnata a fare i bagagli.
Una compagnia privata ma voluta e concordata dall’ora governo Renzi, che oggi non può permettersi di lasciare sul lastrico 1500 famiglie senza ammortizzatori sociali adeguati, senza un piano di reintegro, senza la possibilità di un lavoro.
Un meccanismo vergognoso che sta massacrando anno dopo anno il trasporto aereo, un settore in continua crescita che in Italia viene cannibalizzato dallo Stato e da tutte le compagnie straniere.
I dipendenti Air Italy sono affranti, disperati ma pronti a combattere con tutte le loro forze per far valere i propri diritti davanti ad un massacro inaudito che ha dell’incredibile.
Silenziosi , composti, con le lacrime agli occhi e il magone che spezza le parole, presidiano giorno dopo giorno la sede di Olbia e Malpensa, e c’è chi come Mario Clemente, assistente di volo, è pronto a trascorrerci la notte per protestare dignitosamente ed esprimere il dissenso, la vergogna che questa azienda ha riserbato nei confronti di tutti i dipendenti.
Manifestano davanti i banchi del ceck in Air Italy chiedono risposte alla Regione Lombardia e alla Regione Sardegna e si stringono forte gli uni con gli altri per non cadere in un baratro che possa farli sprofondare.
Famiglie nella stessa compagnia che in un pomeriggio si sono ritrovate disoccupate, senza la prospettiva di un reddito futuro, senza sapere cosa raccontare a quei figli che fino a 24 ore prima li avevano visti partire e tornare fieri di indossare quella divisa.
Giovedì 20 febbraio alle 11:30 si terrà un incontro importantissimo per le sorti dell’azienda presso il Ministero dei Trasporti a Roma con il Ministro Paola De Micheli, verrà chiesto di far tutto il possibile per salvare questa azienda senza darla per spacciata, qualsiasi sia il futuro si pensi a paracaduti sociali per tutti i lavoratori e di accertare la presenza di eventuali acquirenti e la loro solidità.
Giovedì i 1500 dipendenti Air Italy saranno a Roma per un PASSATO INGANNEVOLE, UN PRESENTE INGIUSTO e UN FUTURO MIGLIORE!
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