Rassegna stampa della settimana dall’11 al 18 aprile
Alexei Navalny, il 44enne noto per essere il principale oppositore politico del presidente Vladimir Putin è rinchiuso in una colonia penale a 150 chilometri da Mosca: ha forti dolori alla schiena e non riesce a usare una gamba, ma viene curato solo con anti-infiammatori, «Esigo che mio marito venga rilasciato immediatamente», afferma Yulia Navalnaya.
Finito in carcere per le sue campagne anticorruzione, lo scorso agosto è stato avvelenato con l’agente nervino Novichok ed è finito in terapia intensiva. Dopo aver smascherato i suoi avvelenatori ha fatto rientro in Russia ed è stato sequestrato dalle autorità aeroportuali.
Alexey Navalny è sottoposto a un regime durissimo che non ha alcuna motivazione se non quella di minare la sua salute mentale e fisica. Da tempo ha forti dolori alla schiena, non riesce quasi più a usare una gamba e, finora, in carcere gli hanno somministrato solo degli anti-infiammatori per bocca. Poi è stato sottoposto a una tac ma i risultati non sono noti.
Alexey Navalny sarà trasferito nel reparto ospedaliero della colonia penale IK-3 del Servizio Penitenziario Federale russo (FSIN) nella regione di Vladimir, specializzato nell’osservazione medica dei detenuti. Lo fa sapere il servizio stampa del FSIN. Secondo il FSIN, Navalny “viene visitato ogni giorno da un medico generico” e “con il consenso del paziente, gli è stata prescritta una terapia vitaminica”.
L’Unione Europea chiede nel frattempo alla Russia la liberazione “immediata e senza condizioni” dell’oppositore russo che è a rischio imminente di morte a causa dello sciopero della fame in carcere che sta sostenendo.
Lo annuncia il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, che richiede a Mosca la possibilità che il detenuto possa accedere a medici di fiducia. Subito dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin i sostenitori di Alexei Navalny hanno organizzato proteste in tutta la Russia per mercoledì 21 aprile.
“E’ tempo di agire, qui non si tratta solo della libertà di Navalny, ma della sua vita”, ha scritto in un post su Facebook Leonid Volkov, il capo della rete degli uffici di Navalny. Anche Joe Biden afferma che la situazione dell’oppositore russo Alexiei Navalny è “totalmente ingiusta.
Luciano Scibilia è stato arrestato, il latitante italiano inserito nella lista Europol dei 19 pedofili più pericolosi in tutto il mondo. Il fermo è avvenuto nella giornata di venerdì 16 aprile al termine di una lunga indagine condotta dalla Procura di Roma. Come riferisce il Corriere della Sera.
Le autorità locali hanno dato il via libera all’estradizione e nelle prossime ore l’uomo è atteso in Italia per essere arrestato e scontare una pena di 5 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di violenza sessuale su minori.
Il governo “comincerà oggi stesso a verificare le condizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki” lo ha dichiarato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, intervistato da Rainews24, in seguito all’ordine del giorno approvato dal Parlamento.
Patrick George Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna, è in carcere in Egitto da oltre un anno, come riporta l’Ansa.
“Quella di Zaki segue la vicenda tragica di Regeni e quindi un’attenzione dall’Italia è doverosa. L’ ordine del giorno del Parlamento ha impegnato il governo, che del resto si era espresso favorevolmente allo stesso ordine del giorno“, sostiene il sottosegretario Della Vedova “Aspettiamo fiduciosi che vadano avanti queste verifiche“, commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia.
L’India è il Paese con il più alto tasso di crescita di contagio, dietro solo agli Stati Uniti considerando i numeri totali dall’inizio della pandemia.
Il quotidiano The Hindustan scrive che Mahant Hari Giriil, segretario generale della Akhil Bhartiya Akhada Parishad, una delle tre congregazioni “ribelli” ha detto che il Khumba Mela non sarà interrotto: “Noi continueremo a seguire i riti prescritti dal calendario come da tradizione, fino al 30 aprile. Tuttavia, visto il pericoloso balzo della pandemia da Covid-19, i nostri gruppi di religiosi si impegnano a rispettare le norme di precauzione”.
Il Khumba Mela, il tradizionale festival che vede migliaia di devoti immergersi nel Gange ha diagnosticato oltre mille nuovi contagi in un solo giorno e almeno tre sacerdoti sono morti.
I responsabili della sicurezza nella città sacra di Haridwar, dove si svolge il pellegrinaggio, sono in allarme, ma i leader di tre congregazioni induiste minori non accettano la sospensione dell’evento decisa dalle autorità la scorsa settimana per arginare i contagi. Boris Johnson ha deciso di cancellare il suo viaggio in India previsto per la settimana prossima.
La seconda ondata pandemica che sta colpendo il paese ha spinto il Premier britannico a rimandare il suo viaggio di lavoro.
Le autorità della regione di Tillabéri, nell’ovest del paese, hanno dichiarato che il 18 aprile almeno 19 persone hanno perso la vita in un attacco compiuto da alcuni uomini armati, in sella a motociclette, nel villaggio di Gaigorou. Come riporta il giornale Internazionale, l’attacco non è stato rivendicato, ma nella zona sono attive varie milizie jihadiste legate ad Al Qaeda o al gruppo Stato islamico.
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