Il Pensiero Libero

Alice e il sindaco, un film francese con utili risvolti politici

Nicolas Pariser, allievo di Erich Rohmer ha certamente assimilato, in maniera esemplare, la tecnica narrativa del suo grande Maestro: come lui, descrive la condizione umana con immagini evanescenti, con trame cromatiche intessute su pochissimi colori su cui domina il grigio, con dialoghi appropriati e conversazioni piacevolmente scorrevoli, serrate ma mai altisonanti, con un linguaggio cinematografico civile, urbano, contenuto, lieve, riservato, schivo, mirabilmente moderato sul piano espressivo. In simmetrica antitesi con quello fortemente irriverente, aggressivo e iconoclastico di grandi registi decisamente intemperanti, il suo cinema fa sorridere (senza irridere apertamente), fa riflettere con garbo, umorismi e senza drammi meno che mai gridati, sulle inquietudini della vita odierna.

A differenza di Rohmer che concentrava la sua sottile analisi sui rapporti sentimentali dei giovani di ambo i sessi nell’età verde, Pariser si concentra su temi più politici che riguardano sempre i giovani della sua Francia ma che non sono diversi da quelli di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Alice e il sindaco, un film di Nicolas Pariser

I problemi che il regista affronta a volte con visione politica chiara altre volte confusa possono così enuclearsi:

  1. Una volta la Francia era giustamente orgogliosa del suo sistema d’insegnamento e della cultura che riusciva a infondere negli allievi (di scuole rinomate anche fuori dei suoi confini). Ciò ridondava a vantaggio della Nazione, perché quell’alto livello di istruzione dava i suoi frutti nell’amministrazione della res publica francese e nelle attività ad essa connesse. Ora non è più cosi e non va più bene: il Paese che fu di Rohmer ed è di Pariser forgia tecnocrati di alta competenza per darli ai “banchieri” di un mondo globalizzato e “denazionalizzato” che non parla più al cuore degli Europei.
  2. Un uomo politico, sensibile e intensamente partecipe della vita collettiva, com’è il protagonista del film, il Sindaco socialista di Lione (un superbo, come sempre, Fabrice Luchini), non può che restare disorientato di fronte alla vuota ciarla dei politicanti odierni, suoi colleghi o contraddittori (o anche suoi collaboratori e compagni di partito) che creano finte, artificiose contrapposizioni, si nascondono dietro pretesi e falsi ideali ecologici, pauperistici, pacifisti e quant’altro senza mai credervi sino in fondo (un po’ per celia, un po’per non morir) e solo per mestiere che consente “la paga per il lesso”. L’intuizione del Sindaco (alias, di Pariser) è quella di capire che per cercare di “ricatturare” la politica, capirne i meccanismi e le vere finalità (espresse dalla sua radice etimologica,polis) occorre fare ricorso alla filosofia che della prima è progenitrice. Non si possono cercare le idee in un ambiente che, avvertendo inconsciamente il suo servaggio rispetto agli interessi dei “banchieri”, è divenuto totalmente incapace di pensare e ripete pedissequamente le stesse “giaculatorie” apprese in un’epoca tramontata per sempre e mai sottoposte a verifiche critiche. Sarà Alice, “normalista” di buona formazione culturale, letteraria e filosofica, ad aiutare il Sindaco nel preparare un discorso, dal quale egli si attende la soddisfazione di essere candidato dal suo partito alla Presidenza della Repubblica.
  3. Non sarà così. La denuncia, chiara e comprensibile, che nei Paesi dell’Unione Europea si lavora ormai soltanto in favore dell’interesse dei banchieri di Wall Street e della City diventa esiziale per l’aspirante Presidente: la sua candidatura è bocciata dal suo Partito, in cui la confusione delle idee domina più che in altri “cervelli” politici, complici consapevoli delle mire della Banche. I suoi compagni continuano a blaterare di lotta al capitalismo, senza capire che devono soprattutto avversare la sua trasformazione da industriale a finanziario. Di essa, i socialisti non si sono accorti, immersi nei loro piccoli, personali cabotaggi di politica spicciola.

Il bel film di Pariser, pur con i suoi innegabili vuoti di approfondimento politico (ma si tratta di un film e non di un saggio sui mali Europei), ci fa avvertire la mancanza di sensibilità politica che caratterizza i nostri autori cinematografici (e non solo di essi).

Forse, salvo che per la Francia, dove le proteste dei “gilet gialli”, dei vigili del fuoco e film come quelli di Pariser inducono a pensare diversamente, l’intera Europa continentale difficilmente potrà uscire dal cul de sac in cui è precipitata se non si capirà prima in quale magma di idee confuse la sua realtà politica si trovi veramente.

L’Euro-continente si muove in un caos mentale dovuto alla cultura in esso dominante, racchiusa tra i due poli di religioni e di filosofie ugualmente astratte.

Sino a quando non saranno chiari i confini e le differenze tra un nazionalismo esasperato d’impronta nazista e un sacrosanto recupero di sovranità statale, finanziaria e territoriale (sottratta agli Stati-membri da un’Unione Europea, sostanzialmente priva di guida politica e succube di tecnocrati delle Banche) per ridare fiato, con investimenti produttivi, alla libertà d’iniziativa economica degli individui, gli eurocontinentali amanti della libertà dovranno battere il passo anche in quei Paesi dove c’è chi comincia a capire (a differenza che in Italia) quale debba essere la battaglia da combattere, ponendosi sulla linea dei Conservatori inglesi e dei repubblicani statunitensi.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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