Anteprima News

Anteprima del 08/03/2018

Clamoroso
«L’Italia è il paese sviluppato dove le donne corrono il minor rischio di venire uccise. Nel periodo 2004-2015 ci sono stati in Italia 0,25 omicidi volontari ogni 100 mila donne residenti, contro una media di 1,23 nei paesi europei e nordamericani. Il nostro paese manitene il primato del livello più basso di femminicidi anche nel quinquennio più recente» (dati dello United Nations Office on Drugs and Crime) [Marcenaro, Foglio].
PRIMA PAGINA
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Il Pd (per ora) va all’opposizione
Per fare un governo, al centrodestra mancano circa 75 parlamentari, ai cinquestelle 140. È escluso per il momento che questi parlamentari mancanti siano offerti dal Partito democratico. Dalle dichiarazioni di ieri, rese anche dagli avversari di Renzi, è stato negato ogni apporto sia a un governo Di Maio che a un governo Salvini. Quelli del Pd regoleranno i loro conti lunedì in una direzione forse meno tempestosa di quello che si crede. Renzi, che ha consegnato a Orfini la sua lettera di dimissioni (l’idea del congelamento si direbbe tramontata), sarà presente [De Marchis su Rep], ma non dirà una parola. La relazione sarà tenuta dal vicesegretario Martina. Costui ribadirà che il Pd, in base all’indicazione degli elettori, deve restare all’opposizione. Gli analisti segnalano la presenza di un partito nel partito che spera, alla lunga, di dare soddisfazione al Colle e aiutare la nascita di un governo Di Maio. Ne farebbero parte: Franceschini, Orlando, Gentiloni, Delrio, Finocchiaro, il neo-iscritto Carlo Calenda, Zanda. Renzi ha comunque un forte controllo sui gruppi: 60-65 parlamentari renziani alla camera (su 107), 35 al senato (su 53). Sui presidenti delle camere, il partito voterà scheda bianca.
Ieri Renzi era a Firenze, a Palazzo Vecchio, prima con Dario Nardella per un pranzo alla Buca dell’Orafo, poi a fare scuola guida al figlio con il motorino [Meli, CdS].

Un’Opa della Lega sul resto del centro-destra
Si dà molta importanza a un pranzo tra Salvini e il governatore della Liguria, Giovanni Toti. Trofie al pesto e salame di cioccolata alla Trattoria del Mare di Portofino. Salvini non ha nessuna intenzione di accettare un incarico al buio. Molti dubbi anche sulla linea di andarsi a cercare il voto dei cosiddetti «responsabili», gente eletta da qualche altra parte che sarebbe pronta a vendersi. Tra Camera e Senato quelli di Forza Italia provenienti dal Mezzogiorno sono una quarantina (su 170). Tutti gli altri hanno vinto in collegi del Nord. Dunque, sono facilmente assimilabili alla Lega. Un rapido ritorno alle urne, nel calcolo di Salvini, potrebbe facilitare la nascita di un partito unico della destra, guidato dallo stesso Salvini che fagociterebbe facilmente i resti di Forza Italia. Toti è sempre stato d’accordo sul partito unico del centro-destra, anche se adesso bisogna tener buono il diffidentissimo Berlusconi, quindi si parla di rifondazione di Forza Italia, si accusa Ghedini per la formazione delle liste, ecc.
Il Washington Post ha definito Salvini «un geniale uomo comune che potrebbe essere il primo leader di estrema destra in Europa occidentale dal 1945».

Di Maio pronto a imbarcare ministri del Partito democratico
Di Maio, pur di ottenere dal Pd i voti necesasari alla nascita del suo governo, sarebbe pronto a lasciare il ministero degli Interni a Minniti e quello della Pubblica istruzione a Salvatore Settis. Pronti anche a cedere la presidenza di una delle due camere (Zanda al Senato) se il Pd lascerà al Movimento 5 stelle l’altra. Roberto Fico ed Emilio Carelli (sostenuto da Di Maio) vorrebbero tanto la presidenza di Montecitorio, la Taverna quella di Palazzo Madama. C’è molta paura che tra gli eletti, un gran numero dei quali assolutamente sconosciuti ai vertici del Movimento, vi siano degli infiltrati, pronti a giocare in proprio o a favore del miglior offerente.
«Il Movimento 5 Stelle ha conquistato 229 seggi alla Camera, 82 sono donne; più altri 112 seggi al Senato, 42 di sesso femminile. Un bel salto rispetto al 2013: allora il Movimento elesse 109 deputati e 54 senatori. È quindi il gruppo parlamentare più numeroso della 18esima legislatura che si aprirà il prossimo 23 marzo. Analizzando le candidature nei collegi uninominali, l’Espresso evidenziò che quelli dei Cinque Stelle erano i più istruiti di tutti: 54% laureati, 27% accademici; e poi 37% di under 40 e il 60% nella fascia 40-65, di gran lunga la pattuglia più giovane rispetto agli altri partiti» [Pucciarelli, Rep].

La Juve rimonta il Tottenham e passa il turno di Champions
Ieri a Wembley la Juventus ha battuto 2 a 1 il Tottenham. Hanno segnato prima gli inglesi, con il sucoreano Son. Poi ha pareggiato Higuain. Dybala ha infine realizzato il gol della vittoria. L’andata a Torino era finita 2 a 2. Il passaggio ai quarti di finale vale secondo gli esperti una trentina di milioni.
«Non importa cosa si pensi del gioco della Juve, conta la natura del calcio, il modo spietato di curare se stessi. È una grande vittoria della Juve, semplicemente questo, non ci sono discussioni in più. La Juve è questa, abituata a non avere lo spettacolo in mano perché non può, non ha il centrocampo adatto, troppi mezzi campioni. Ma chiusa, compatta, quasi irridente con chi ha voglia di fare scherzi con la palla, con chi pensa sia l’estetica a pagare sempre. In una sintesi estrema ha vinto una squadra di professionisti del calcio. Il Tottenham non ha capito la partita, l’ha giocata come una dimostrazione di spettacolo e non è arrivato a un’ora di corsa. Poi è toccato alla Juve, al suo mestiere» [Sconcerti, CdS].

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Alessandro Angelelli

Innovation & Marketing Manager | Direttore di Moondo | Presidente AssoBlogger | Consigliere AISM - Associazione Italiana Sviluppo Marketing

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