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Avvelenato Kaos, cane eroe di Amatrice

Avvelenato Kaos, cane eroe di Amatrice

Kaos, il pastore tedesco che ha salvato vite umane cercando fra le macerie lasciate dal terremoto, è stato avvelenato nel giardino della casa di Sant’Eusanio Forconese (provincia dell’Aquila). È morto ieri all’alba. A trovarlo il proprietario Fabiano Ettorre, distrutto dal dolore: «Ciao amico mio, continua il tuo lavoro lassù, continua a cercare dispersi». A L’Aquila sul caso indagano i carabinieri forestali. Sull’avvelenamento ci sono pochi dubbi. Era già capitato al cane del vicino di casa, circa tre anni fa. Le indagini dei carabinieri della Forestale partono dalla certezza di Fabiano che il cane non si muoveva dal suo giardino. Anche se era libero di uscire ed entrare in casa: la porta era sempre aperta. Alle due lo aveva sentito abbaiare, alle tre e mezza, quando era uscito per andare al lavoro, Fabiano non lo aveva visto arrivare come al solito e aveva temuto un rapimento. Alle cinque la scoperta della morte [Piccolillo, CdS]

Rai, la rottura di Berlusconi su Foa

La nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai rischia di essere bocciata, mercoledì prossimo, dalla Commissione di Vigilanza di Viale Mazzini, perché, oltre a Pd e Leu, anche Forza Italia sembra intenzionata (per ora) a votare contro. Berlusconi e i suoi s’aspettavano che Salvini, ieri, si decidesse a una telefonata riparatrice. Invece il segretario del Carroccio, in vacanza a Milano Marittima, non s’è fatto vivo, non risponde al telefono e dichiara a chi gli fa domande: «Non voglio parlare della Rai». Secondo quanto afferma Giorgio Mulé, capogruppo in Vigilanza dei forzisti, non c’è nessun «do ut des» dietro l’indignazione di Berlusconi. Semplicemente, quello di Marcello Foa, a parere degli azzurri, non è un profilo di garanzia.

Indicato dalla Lega, Foa per entrare in carica deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei componenti della Vigilanza, ovvero 27 voti su 40. M5S e Lega ne hanno solo 21: sono necessari quindi i 7 voti di Fi. Silvio Berlusconi è furioso con Matteo Salvini per non essere stato consultato prima della scelta. Intervistato da Francesco Bei sulla Stampa di domenica, ha risposto così alla domanda se il suo partito voterà o no l’ok a Foa: «Vedo una forte volontà spartitoria. Il carattere unilaterale della proposta per la Rai, che la maggioranza ha concordato solo al proprio interno, mi sembra un pessimo segnale». La capogruppo forzista alla Camera, Mariastella Gelmini, ha detto che il partito «per ora» è contrario. A questa presa di posizione Salvini ha risposto: «Il nostro candidato della Rai rimane Marcello Foa. Se Forza Italia lo vota, bene. Se non lo vota, allora vorrà dire che stanno col Pd». Una dichiarazione che prelude a una rottura definitiva nel centro-destra, forse addirittura con la messa in crisi dei governi regionali dove Lega e Forza Italia stanno insieme. In realtà molti nel Carroccio, che non fanno entrare Berlusconi nella trattativa perché impediti dal M5s, pensano che Forza Italia voglia trattare altre nomine, dentro e fuori dalla Rai: alzare la posta per ottenere ruoli strategici a viale Mazzini ora che arriverà l’infornata di nuovi direttori e vicedirettori di rete e delle testate giornalistiche.

È morta Chiyo, la donna più vecchia del mondo

È morta Chiyo Miyako, 117 anni, la donna più vecchia del mondo. Nata a Wakayama, nella regione del Kansai, in Giappone, il 2 maggio 1901, «Secondo i racconti della sua famiglia, era una donna molto loquace. La chiamavano “la dea”, per via di quel suo stile sempre elegante, paziente e gentile (una cosa molto giapponese) che portò felicità a tutti quelli che l’hanno conosciuta» [Landi, CdS]. Nella classifica degli umani più longevi passa ora in testa la giapponese Kane Tanaka, residente a Fukuoka, che il 2 gennaio di quest’anno ha compiuto 115 anni. Il record della persona più vecchia di sempre resta invece della francese Jeanne Louise Calment, che ha vissuto 122 anni tra il 1875 e il 1997.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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