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Banksy trasforma le infermiere in supereroine

Poche ore fa il celebre street artist Banksy è riapparso su Instagram pubblicando la sua ultima creazione. Un’opera forte, impattante che non lascia dubbi sul senso e sul messaggio. Un tributo, un omaggio sentito ai medici e agli infermieri del servizio sanitario britannico Nhs, un quadro di circa un metro quadrato appeso vicino al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Southampton, realizzato in accordo con i vertici della struttura, con una dedica: «Thanks for all you’re doing. I hope this brightens the place up a bit, even if its only black and white» («Grazie per tutto il lavoro che state facendo. Spero che questo lavoro porti un po’ di luce, anche se è solo in bianco e nero»).

Banksy – Game Changer

Un grazie a tutto il personale medico e paramedico che sta combattendo il COVID19 in prima linea. Il titolo dell’opera è “Game Changer”, un disegno che raffigura un bambino che decide di giocare con una bambola che rappresenta un infermiera con il mantello e con la mascherina, mentre Batman e l’Uomo Ragno, rimangono nel cesto dei giocattoli. I super poteri sono di un’infermiera e non più soltanto dei mitici supereroi, i veri eroi sono diventati loro uomini e donne impegnati tutti i giorni a salvare vite e sfidare la morte.

I bambini, per Banksy,innocenti e sinceri lanciano un messaggio potente e chiaro, le maschere e gli abiti degli eroi leggendari lasciano il posto alla divisa da infermiera e ad una mascherina chirurgica, sacrificio e dedizione che in questa pandemia hanno contraddistinto il personale sanitario di tutto il mondo e lasciatemi scrivere che questa volta è una donna a volare con un mantello pronta a salvare l’umanità. Proprio ieri, il 6 maggio, era il National Nurse Day – la giornata nazionale dell’Infermiera – negli Stati Uniti.  “La signora con la lampada”, così era conosciuta Florence Nightingale diede vita all”infermieristica moderna sul finire del diciannovesimo secolo. La Nightingale e i suoi aiutanti ridussero il tasso di mortalità dal 42% al 2%, grazie anche alla rigorosa pratica di lavaggio delle mani e di igiene durante la cura dei soldati feriti nella guerra di Crimea. Anche noi oggi siamo impegnati in una guerra, contro un nemico comune e come all’epoca dell’illustre infermiera usiamo tra le armi per sconfiggere il nemico, lavarci le mani in continuazione.

Il Premio Nobel per la letteratura Anatole France scrisse: “Il gioco è un corpo a corpo con il destino”.

                                



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Tiziana Buccico

Tiziana Buccico, napoletana verace, classe 1969, da sempre appassionata di politica, cultura e Medio Oriente. Un passato di uffici stampa tra cui l’Istituto italiano per gli Studi filosofici. Poi giornalista di pagine di cultura e società, come “moscone” per i quotidiani “La Città” e "il Corriere del Mezzogiorno”. Ha lavorato per uffici stampa politici e istituzionali (Regione Lazio e Consiglio Regionale del Lazio), organizzando eventi e campagne elettorali. Pezzi di vita vissuti tra Gottingen, Vienna e Parigi, viaggi avventurosi e curiosi. Per otto anni, sino al 2017, è stata in Iran per seguire marito e famiglia ma occupandosi a tempo pieno della Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran, come Vice Presidente . Da allora la passione per i viaggi e le culture diverse è cresciuta e si è anche trasformata in una rubrica Treccani dal titolo “Via della Seta”. Rientrata in Italia si occupa di social, politica, giornalismo ed eventi culturali mantenendo così un filo diretto con quella parte del mondo che le ha cambiato la vita. Social media manager dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.

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