SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI MERCOLEDI’ 19 AGOSTO
– Biden nominato dai democratici “in lungo e in largo”. Titolo che prende piu’ di mezza pagina sopra alle fotografie della moglie di Biden, di Stacey Abrams (ex-parlamentare, scrittrice, attivista), Bill Clinton e Alexandria Ocasio-Cortez, con la didascalia: Jill Biden ha detto che il marito ha lottato per “l’anima dell’America; la Abrams ha temperato le aspettative sul nominato; la Ocasio ha offerto un programma molto progressivo; Clinton ha denunciato il presidente Trump. La convention del partito e’ al suo secondo dei quattro giorni previsti e si sta svolgendo virtualmente a causa dell’epidemia. La nomina e’ avvenuta con interventi in video di un rappresentante per ognuno dei 50 stati e dei 5 “territori” (Porto Rico, US Virgin Islands, Guam, Northern Mariana Islands e Samoa). Hanno votato quasi tutti come previsto per Biden (gia’ vincitore delle elezioni primarie interne al partito), che fara’ il discorso di accettazione l’ultimo giorno, giovedi’ 21.
– Altri due articoli sullo stesso argomento: Un partito variegato con un divario generazionale, che mette in luce le varie tendenze interne dai moderati come Biden agli estremisti come Sanders, e le differenze generazionali, dai 77 anni di Biden ai 30 della Ocasio-Cortez; e Un candidato scelto come un fermo capitano in una tempesta globale, con ampie descrizioni, come e’ ovvio dal titolo, dei molti problemi di cui soffre il paese in questo momento descritti da varie personalita’ della politica compresi due repubblicani di valore, Colin Powell (ex-ministro degli esteri) e Cindy McCain, vedova del grande John McCain.
– Un comitato del senato lega funzionari russi a collaboratori di Trump. Il comitato guidato dai repubblicani riecheggia le scoperte di Mueller sul tentativo russo di intervenire nelle elezioni. Il rapporto ( piu’ di mille pagine e tre anni di lavoro)mette in mostra la vasta rete di contatti fra i collaboratori di Trump e funzionari del Cremlino tesi a sabotare le elezioni del 2016.
– Sospesi i tagli alle poste dopo il clamore delle proteste. Luis Dejoy, uno dei piu’ squallidi servitori di Trump, capo delle poste messo li’ dal suo padrone, assalito da tutte le parti per aver imposto tagli che potevano impedire il voto per posta, ha cancellato le misure fino a dopo le elezioni.
– Due catastrofi in Michigan. La citta’ di Flint non si era ancora ripresa dalla crisi dell’acqua potabile inquinata che aveva portato a chiusure di stabilimenti, disoccupazione, violenza, quando e’ esploso il coronavirus, che ha di molto aumentato le stesse disgrazie.
– La lenta risposta dell’ Iowa al disastro. Una settimana dopo che un potente uragano si era abbattuto sulla regione devastando interi paesi, gli abitanti si sentono abbandonati per la lenta o inesistente risposta delle autorita’.
– Un quartiere liberale di Manhattan e’ messo alla prova dal trasferimento nei suoi alberghi degli “homeless”. Il West Side (quartiere ricco ad ovest di Central Park) e’ da sempre considerato molto liberale. Ma molti protestano adesso per la presenza degli homeless ospitati dalla citta’ in alberghi del posto.
– Lotta per salvare i piu’ vulnerabili. Giornalisti del NYT sono stati ammessi al reparto terapia intensiva di un ospedale di Houston dove i pazienti sono in maggior parte latini. Due pagine di fotografie, descrizioni delle situazioni personali e statistiche sull’incidenza del contagio sui latini.
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