Come ha rivelato l’Espresso, Rocco Casalino, il grillino capo ufficio stampa e portavoce del premier Giuseppe Conte, prende uno stipendio di 169 mila euro l’anno, superiore a quello di Conte, che è di 114 mila euro. Sono numeri identici a quelli dei predecessori, ma non nei totali: «A conti fatti, lo staff della comunicazione di Conte occupa 7 persone più Casalino, per un totale di 662 mila euro all’anno, cioè 33 mila euro in più rispetto alla squadra di Enrico Letta e oltre 130 mila in più di quella di Paolo Gentiloni. Alla Casa Bianca, per fare un confronto, le retribuzioni massime nello staff arrivano a 179.700 dollari all’anno, circa 153 mila euro al cambio attuale. In Russia, invece, fino al 2014 Vladimir Putin guadagnava meno del suo portavoce (l’equivalente di 84 mila euro contro i quasi 200 mila del comunicatore), ma già dal 2015 il presidente ha alzato la sua retribuzione che adesso sarebbe pari a circa 300 mila euro». Giorgio Mulè (Forza Italia): «È l’equivalente di 900 redditi di cittadinanza». Attacchi anche dal Pd e, in Rete, dai militanti grillini. Palazzo Chigi, con un comunicato, ha precisato che Casalino ricopre due ruoli – portavoce e capo ufficio stampa – e questo ha permesso un risparmio di 90 mila euro l’anno.
Ieri, durante la trasmissione tv Verissimo che andrà in onda domani, Lory Dal Santo, 59 anni, che nel 1991 aveva perso Conor, il bambino di 4 anni avuto da Eric Clapton (caduto da un balcone del 53° piano di un grattacielo a New York), ha raccontato che l’altro suo figlio Loren – avuto non vuol dire da chi – si è tolto la vita un mese fa: «La causa è stata una grave patologia cerebrale. S’è trattato di un collasso mentale». La Del Santo ha annunciato che parteciperà al Grande Fratello Vip – a cui in un primo momento aveva rinunciato – perché i medici le hanno consigliato di «non stare segregatra», «di incontrare le persone». La donna ha un terzo figlio, Devin Sardi, di 26 anni, che non le rivolge più la parola.
«Alberto Gilardino, 36 anni, campione del mondo nel 2006, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo, rifiutando tutte le proposte dei club di C che lo volevano tra i loro ranghi. Si dedicherà alla carriera di allenatore. L’ex Milan e Fiorentina, autore di 250 gol tra i professionisti, di cui 19 con la Nazionale e 188 in serie A (nono marcatore di sempre a pari merito con Del Piero e Signori), ha disputato l’ultimo campionato nelle fila dello Spezia, scendendo in campo 16 volte, realizzando 6 reti e contribuendo alla salvezza dei liguri. Ora, nonostante un ulteriore anno di contratto con i bianconeri e le avances di altre società che lo avrebbero accolto a braccia aperte, la decisione di smettere» [Capra, Libero].
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