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Come ottenere i 25 mila euro previsti dal Decreto Liquidità

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Come ottenere i 25 mila euro previsti dal Decreto Liquidità

Gli imprenditori attendono e chiedono notizie sulla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo del decreto, nella speranza di poter entrare al più presto in banca e fare domanda per il prestito. Eppure alle ventuno di ieri la firma del Quirinale ancora non c’era. «Problemi risolti», si affrettavano a spiegare da Palazzo Chigi. Le voci che circolavano nei palazzi raccontavano invece di divisioni fino all’ultimo comma fra Partito Democratico e Movimento 5Stelle su come riscrivere la governance di Sace, la società controllata dalla Cassa depositi e prestiti alla quale il Tesoro ha deciso di affidare la gestione post-Covid dell’emergenza.

Da un lato Roberto Gualtieri, che preme perché la struttura di via XX Settembre ripristini il controllo sul gioiello esperto nel sostegno alle imprese che esportano, dall’altra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il numero uno di Cassa Fabrizio Palermo, deciso a non mollare la presa su una delle principali società del suo gruppo.

Il compromesso possibile garantirebbe al Tesoro il coordinamento del dossier liquidità, pur lasciando a Cassa il controllo formale di Sace. Per ottenere l’assenso di Di Maio, il ministero degli Esteri avrebbe strappato un ruolo nella gestione dei fondi per l’export. Uno spettacolo non edificante per un Paese che nel frattempo conduce una battaglia storica a Bruxelles per evitare il ricorso al Fondo salva-Stati, e che ha infastidito non poco il Quirinale. D’altra parte dal momento della firma apposta dal Capo dello Stato e l’effettiva erogazione dei fondi potrebbe passare qualche settimana.

Una volta pubblicato il decreto, ciascun imprenditore – piccolo, grande, commerciante o della manifattura – potrà presentarsi alla propria filiale di riferimento per chiedere la liquidità necessaria a ripartire. Per evitare lungaggini lo Stato si farà carico di garantire fra il settanta e il cento per cento del finanziamento attraverso due veicoli: la stessa Sace (per le imprese più grandi) o il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Sace ad esempio garantirà il settanta per cento chiesto dalle aziende con più di cinque miliardi di fatturato e fino al novanta per quelle con un valore della produzione entro il miliardo e mezzo. Il limite massimo del prestito – sei anni – non potrà superare un quarto del fatturato del 2019. Per le imprese più grandi i tempi dell’istruttoria cambieranno da banca a banca: da un minimo di cinque giorni a un massimo di tre settimane per le pratiche più complesse.

Per commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e professionisti la faccenda sarà più semplice: il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sosterrà il cento per cento di tutti i finanziamenti fino a venticinquemila euro e in ogni caso a tutte le aziende con un tetto di ottocentomila euro di ricavi. In questo caso l’importo del prestito non potrà superare il 15% dei ricavi: centoventimila euro.

Per ottenere il finanziamento occorrerà rinunciare a distribuire dividendi per tutto l’anno, non si potranno finanziare attività all’estero, non si potrà avere crediti deteriorati in banca precedenti il 20 febbraio. Il tasso di interesse applicato dovrebbe essere vicino allo zero, in ogni caso ben al di sotto di quello garantito dal mercato, fra uno e due decimali. Una volta ottenuto il sì della banca, il Tesoro garantisce che i tempi per l’erogazione saranno brevi e gestiti con una piattaforma on line. Il precedente dell’Inps con il bonus per i lavoratori autonomi non promette bene, e l’impegno è perché il pasticcio non si ripeta. La lunga esperienza di Sace nel settore dovrebbe evitare gli errori accumulati dall’Istituto di previdenza. Basterà?

Clamoroso

In America i produttori continuano a mungere le vacche perché non possono fare altrimenti e poi versano il latte nei campi, perché le fabbriche che li impacchettano sono chiuse e i camionisti che lo trasportano se ne stanno in casa per paura del contagio [Raineri, Foglio].

In prima pagina

• Bernie Sanders si è ritirato dalle primarie dei Democratici. Sarà Joe Biden a sfidare Trump nelle presidenziali di novembre
• Ieri in Italia è aumentato il numero dei nuovi casi di coronavirus, è sceso quello dei morti. Calano per il quinto giorno di fila i pazienti in terapia intensiva. Il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto del sindaco di Messina che limita i passaggi per lo Stretto. A Bergamo un pool di magistrati indagherà sulle morti per coronavirus. A Cuneo una bimba di tre settimane è guarita. L’appello delle industrie del Nord: riaprire presto
• Oggi sono cento giorni da quando l’Oms venne a conoscenza di una «polmonite con causa sconosciuta» in Cina. Gli Stati Uniti hanno raddoppiato i contagi in sette giorni: ora sono 400 mila, con 13 mila morti. Boris Johnson risponde ai trattamenti clinici. Quasi mille morti in un giorno in Gran Bretagna, mai così tanti. L’Olanda ha superato i ventimila contagi, l’Iran le quattromila vittime. Erdoğan ha vietato la vendita di mascherine in Turchia: saranno distribuite gratis. Rio vieta il surf, pena la galera
• È stata l’Olanda a fermare l’Eurogruppo sul Mes, scatenando l’ira francese. Aperture sul fondo comune europeo. Oggi i ministri delle Finanze dell’Ue tornano a trattare
• La Francia è entrata in recessione. Nel primo trimestre del 2020 il Pil ha segnato -6%, il peggior dato dalla fine della Seconda guerra mondiale
• Il governo italiano ha chiuso i porti alle navi delle Ong che soccorrono i migranti. Una chiusura che sarà valida per tutto il tempo dell’emergenza coronavirus
• Nell’ultimo sondaggio Ixé la Lega scende ancora, risale il M5s e resta stabile il Pd. Renzi non si schioda dal 2%
• La Cassazione ha accolto il ricorso dei tre orfani di Marianna Manduca, che fu uccisa dal marito. Non dovranno restituire i soldi del risarcimento. Il processo si rifarà
• L’ex presidente dell’Ecuador Raffael Correa è stato condannato a otto anni di carcere per corruzione
• È crollato un ponte su una strada provinciale tra Toscana e Liguria. Sono stati coinvolti due furgoni, feriti lievemente gli autisti.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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