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Da 20 anni il mondo è in caduta libera

I Popoli sono oggi molto più fragili e indifesi di quanto lo fossero all’inizio di questo secolo. La caduta libera dei Diritti, a favore degli Interessi subdolamente mascherati da lotta al terrorismo e difesa delle libertà, è cominciata l’11 settembre 2001.

Non stiamo parlando dei diritti LGBTQ ma dei diritti strutturali: difesa lavoro, sanità pubblica, educazione, trasporti, pensioni, libertà di spostamento e d’opinione, etc…

Ancora 20 anni fa i Partiti facevano i Partiti, i Sindacati facevano i Sindacati, le associazioni di Consumatori facevano le Associazioni di Consumatori, le Nazioni Unite svolgevano in gran parte il loro ruolo e anche il Papa era il Papa.

Internet era molto più decentralizzata, il cartello dei Boss del GA FAM (Google – Apple – Facebook – Amazon – Microsoft ) non era così invasivo, i Social network non c’erano e quindi non esisteva la censura preventiva sugli account Youtube, Twitter e sulle pagine FB.

La circolazione del denaro contante era maggiore e quindi era minore il controllo sulla moneta elettronica e su quella digitale. L’E-commerce era agli albori e non esisteva il fenomeno Amazon che sta distruggendo i sistemi di distribuzione merci medi e piccoli.

Nel corso degli ultimi 20 anni i Popoli hanno inoltre inspiegabilmente accettato il Controllo di Stato (o spacciato per tale) quale garante della Libertà. Il bluff della protezione della privacy ha aperto la porta alla raccolta dei Big Data gestiti dai Servizi Segreti e dai Pubblicitari; le telecamere di sorveglianza, comandate da AI e che utilizzano riconoscimento facciale, si sono moltiplicate a dismisura; il tracciamento sugli smart phones è stato subìto senza obiezione. Il 5 G ci conduce verso la robotizzazione e il Transumanesimo. Tutti indistintamente sanno di essere potenzialmente controllati 24 ore al giorno e quasi nessuno solleva la questione, nè protesta.

E’ assolutamente chiaro che nel futuro una gran parte dei lavoratori attuali saranno considerati “superflui” ma questo fatto è già un tabù.

Nel 2001 la Cina è entrata nella World Trade Organisation, prima in maniera esitante poi imponendo decisamente le sue pratiche commerciali; nel 2017 ha superato in valore il PIL degli USA; il 6 aprile 2021 il Fondo monetario internazionale (FMI), ha pubblicato il World Economic Outlook, in base al quale nell’anno in corso l’economia cinese crescerà dell’8,4%, registrando un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime del mese di gennaio scorso. Nessun’altra economia del pianeta cresce allo stesso ritmo.

Di fatto la Cina ha dimostrato che le “libertà idividuali e la gestione democratica del potere limitano lo sviluppo economico” e questo “esempio” sta convincendo molti Stati, che si definivano “liberali e democratici” ad adottare comportamenti autoritari, specialmente in questa stagione grazie all’alibi Pandemia – Covid 19 .

Da quando il presidente Clinton ha cancellato, nel 1999, la Legge della separazione bancaria – conosciuta nel mondo come Legge Glass-Steagall – siamo tornati ad una scena finanziaria simile a quella precedente alla grande crisi del 1929. La Legge Glass-Steagall è stata un massiccio muro divisorio: da una parte le banche dedicate al credito per famiglie e imprese, dall’altra le banche che investono in borsa con i soldi dei risparmiatori e investitori privati, assumendosi il rischio di perdere tutti i soldi, senza alcun salvataggio dello Stato. Al di là di tale rischio però, che comunque si è più volte manifestato nel caso dei “derivati” sconvolgendo le vite di milioni di piccoli risparmiatori, esiste per le Banche Universali una opportunità straordinaria e alcune di loro la stanno sfruttando a meraviglia.

Si sta verificando infatti, già da qualche anno, un fenomeno che preoccupa molto la FED e la BCE anche se comunque non ci mettono mano. Tre Mutual Funds (Fondi di Investimento Comuni) USA: Vanguard, Blackrock e State Street, raccolgono ufficialmente 20 trilioni di dollari di risparmi: “denaro fresco” da investire nelle diverse Borse del mondo. E’ una cifra gigantesca che corrisponde a più di 1/4 del PIL mondiale. Con questo denaro i tre Big della Finanza acquistano quote strategiche di controllo – tra il 5 e il 7% – di ogni grande azienda quotata nei diversi settori che contano: farmaceutiche, media, trasporti, banche, cibo, etc… se teniamo conto che la proprietà dei Tre Big è intrecciata tra loro, si estende ad altre Banche d’Affari, Fondi e Assicurazioni e che tirando le fila si giunge ad una “cupola” di Proprietari, si giunge ad una conclusione paradossale ma condivisa da molti Accademici e Analisti: le famose 100 o 1000 persone che controllano il mondo sono in massima parte Loro. E’ pensabile dunque che chi controlla sia le Farmaceutiche che i Media possa “orientare” le scelte rispetto a una pandemia. Sì… è pensabile. Ma la Politica che fa?

La Politica, gli Stati, i Governi, tutti concetti e istituzioni che appaiono ormai datati, prodotti di esperimenti sociali iniziati alla fine del 1800 e di tentativi di perfezionamento falliti condotti nella seconda metà del 1900.

La prima cosa che c’è da notare è che le scelte politiche da qualche anno sono state sostituite dal “concertamento” al tavolo tra i tre maggiori stakeholders, ovvero i “portatori di interessi”, che sarebbero: Governi, Aziende, Società Civile. Le decisioni si prendono secondo una pratica detta appunto “multistakeholders system”, che viene ormai adottata in ogni sede di dibattito internazionale e anche ai vertici delle Nazioni aderenti al G20, senza però avvertire l’opinione pubblica di questo importante “cambio” di stile decisionale. Inoltre i Governi, i Parlamenti e chi li compone risultano espressione degli interessi dei Soggetti (Aziende, Banche, etc…) che hanno sostenuto la loro campagna elettorale e la Società Civile è una maschera che viene messa alle grandi ONG, a loro volta finanziate da Aziende e Banche. In sostanza le “scelte politiche” le prendono le Corporations e in dettaglio la parte più mercantile di queste.

Un esempio per tutti: in questo momento le garanzie, che la “terapia genica sperimentale anti Covid ” sia efficace, non le danno ne’ i Governi, nè la Scienza, ma le Aziende che producono e vendono i farmaci, o meglio tali Aziende effettuano pressioni sulla Politica affinchè le Istituzioni Internazionali quali l’OMS, i Governi, e a caduta ogni altra Istituzione sanitaria, sostengano l’uso di “terapie sperimentali” non garantite.

Comunque la grande scena è questa: gli Stati hanno abbandonato la loro funzione di indirizzo dei popoli verso il futuro, le Costituzioni sono diventate un colabrodo a causa dei Trattati Internazionali e i Governanti, che Noi pensiamo di eleggere, in realtà sono agenti che difendono interessi di aziende multinazionali o di cosche mafiose che fiancheggiano tali interessi… la Società Civile, quella che era composta da Sindacati, Partiti, Associazioni di Consumatori e Movimenti Religiosi, Ecologisti e Animalisti, è afona, priva di voce autorevole e di risorse economiche che le permettano di partecipare attivamente al dibattito. E diciamolo pure: la Società Civile è anche costituita in maggioranza da individui che non hanno a cuore il Bene Comune.

E’ ovvio che in questa scena a qualcuno, che siede al vertice, può venir voglia di “sondare le reazioni dei popoli” e verificare quale livello di “democratura” (dittatura democratica) si può instaurare al fine di attuare quel Grande Reset del quale si parla o di conclamare un Nuovo Ordine Mondiale che peraltro già agisce nell’ombra da decenni e si esprime attraverso organizzazioni internazionali quali (tra le tante altre): Aspen Institute, Atlantic Council, Trilateral Commission, G30 oppure Fondazioni quali quelle di Gates, Ford o Rockefeller. La gran parte degli aderenti a questi clan ovviamente si conosce e si frequenta in occasione di prestigiose gare nautiche internazionali, raduni di mongolfiere o riunioni quali il World Economic Forum di Davos o gli incontri del Gruppo Bilderberg.

In questo mondo di “illuminati”, prevalentemente iscritti a Logge Massoniche, le famose Ur Lodges internazionali, ma non solo, o appartenenti a ricche famiglie ebraiche o dinastie arabe o più recentemente potentati Cinesi e SudCoreani, il concetto di “produzione e circolazione di valore di scambio” o se volete “denaro” tout court, è molto diverso dal concetto che abitualmente si discute in tv. Salari, stipendi, commissioni, prestiti, mutui, pensioni, debiti, eredità, etc… sono cose da classi subordinate.

In questo mondo la produzione di denaro deriva da grandi scambi commerciali internazionali di merci evolute, tecnologie e materie prime ma anche di armi, droga, traffico di umani. Ma soprattutto grazie alla deregulation che caratterizza il mondo della Finanza la produzione e circolazione di “valore di scmbio” deriva dalla contrattazione continua che si svolge nelle Borse del Pianeta. Sono le Borse infatti l’incarnazione dei famosi “Mercati” che esprimono valutazioni anonime sui grandi fatti che accadono. Ogni giorno – direi ogni minuto – poche migliaia di persone spostano immense quantità di valore e generano un “plusvalore” che certo era impensabile per gli analisti dell’economia tradizionale. Ormai lo hanno capito tutti quelli che volevano capirlo che “il denaro contemporaneo si genera dal Nulla”, a condizione che se ne abbia facoltà ovviamente. Le banche centrali quindi per stare dietro alle forsennate oscillazioni che si producono nei Mercati sono arrivate anche loro a emettere quantità di valore di scambio che prima erano impensabili. Per non parlare poi degli ultimi avvenienti determinati dalla produzione di “digital coins” che hanno visto impazzire il mercato valutario e che tuttora sono alla ricerca di equilibri compatibili con la tradizione. Una parte, basta solo una piccola parte di tutte queste forme di “valore”, opportunamente convertite in valute correnti, permette di effettuare quanto prima accennato, cioè l’acquisto e/o la corruzione di Governanti e Parlamentari in dimensioni e a velocità incredibili.

E’ ovvio che con tali somme si acquistano anche i Media, sia gli Editori che i Giornalisti, ed è quindi ovvio che il Mainstream in alcune occasioni risponda in maniera assurdamente unitaria escludendo ogni possibile dialogo tra le diversità e azzerando qualsiasi opposizione negandole di esprimersi.

Da questo perverso mercato purtroppo non restano esclusi altri ruoli fondamentali per la vita civile quali quelli dei Magistrati e degli Scienziati. Dei primi confesso di non sapere abbastanza per esprimermi. Degli Scienziati invece c’è da dire che appartengono a due fondamentali categorie: i Puri e i Commerciali. Mai come in questo periodo abbiamo sperato che i Puri fossero ascoltati. Purtroppo c’è da dire che questa prima categoria “soffre” del fatto di affermare sempre e solo verità in progress che devono essere continuamente confermate e/o smentire dalla ricerca è il suo bello! Ma la “massa” dei beoti che popolano le Nazioni e sono pronti a ossequiare ogni potere vuole “certezze” e quindi presta somma attenzione agli Scienziati Commerciali che sostengono ogni novità da scaffale e che in cambio ottengono dai loro sponsor denaro, immagine e ruoli prestigiosi tali da offuscare i Veri Scienziati riducendoli talvolta a presunti “suicidi” .

In questa scena già di per sè fosca e problematica tuonano gli Apocalittici – uno per tutti l’arcivescovo Carlo Maria Viganò – più o meno giustamente incitando alla preghiera e identificando tutta la gerarchia di potere descritta con le schiere sataniche. E se avessero ragione?

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Glauco Benigni

Glauco Benigni, laureato in Sociologia, giornalista-scrittore. 20 anni da inviato e media editor presso il quotidiano La Repubblica, poi 15 anni in Rai, dove è stato responsabile delle relazioni con la Stampa Estera e della Promozione di Rai International. Autore-conduttore di programmi tv e consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra, Fininvest). Insegna Global Communication. Ha fatto più volte il Giro del Mondo. Google fornisce 18.000 documenti che lo riguardano direttamente. Gestisce 2 canali Youtube, un Blog e 2 pagine Facebook. Tra i suoi libri : Re Media, Apocalypse Murdoch, Youtube-The story, Gli Angeli Custodi del Papa (tradotto in diverse lingue) e la quadrilogia Web Nostrum.

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