SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI MARTEDI’ 1 SETTEMBRE
– Grande fotografia di Biden durante il discorso di ieri, con questa didascalia: “Continua a dirci che se lui fosse presidente ci sentiremmo sicuri – Biden ha detto -. Bene, lui e’ presidente, che lo sappia o no”.
– Biden confronta Trump su caos e leadership. Lo incolpa per i disordini. Veemente confutazione a Pittsburgh mentre la gara prende slancio. Biden lunedi’ ha violentemente controbattuto le dichiarazioni di Trump che l’ex-vicepresidente sarebbe a capo di un paese soverchiato dal disordine e l’anarchia, affermando che e’stato Trump a rendere il paese insicuro con il suo stile di governo erratico e incendiario. “C’e’ qualcuno che crede che ci sarebbe meno violenza in America se Trump fosse rieletto ? – ha detto -. Abbiamo bisogno di giustizia in America. Abbiamo bisogno di sicurezza in America. Stiamo affrontando numerose crisi che sotto Trump si sono moltiplicate. Domandatevi: sembro un socialista radicale con una simpatia per i facinorosi ? Davvero ? Io voglio un’America sicura. Sicura dal covid, sicura da criminalita’ e saccheggi, sicura dalla violenza razziale, sicura dai cattivi poliziotti. Permettetemi di essere del tutto chiaro: sicura da altri quattro anni di Donald Trump” .
– Al comando: i pochi, i forti, i bianchi. Il corpo dei marines si rifiuta di promuovere generali di colore. I marines hanno molti soldati neri di ogni rango, ma si sono sempre rifiutati di nominare un nero al posto di brigadiere generale, anche quando la nomina era appoggiata dai responsabili politici della Casa Bianca.
– Soffiando sul fuoco con Kenosha in mente. Kenosha, Wisconsin, e’ la citta’ dove un poliziotto ha sparato sette volte nella schiena a un nero che stava cercando di entrare in macchina (rimasto paralitico) e dove si sono scatenati disordini pacifici e no, contro la brutalita’ della polizia. Trump, che non ha mai nominato il nero ferito, ci andra’ giovedi’, contro il parere delle autorita’ locali che non l’hanno invitato, per condannare quelle che lui chiama “le masse di sinistra che stanno saccheggiando le nostre citta’”. E’ un’ulteriore mossa per rendere le proteste e i disordini un fattore centrale della sua campagna elettorale.
– Timore in Europa mentre il virus risorge. Lezione per il continente dopo una rapida riapertura. Un lungo articolo sul risorgere del virus non solo in Spagna ma anche in Italia, Germania, Grecia e Belgio, tutti imprudenti, secondo l’articolo, per aver riaperto troppo presto.
– Senatore pone un intoppo politico a un Kennedy. Nelle prossime elezioni primarie (interne al partito democratico) per un posto al senato, Joseph P. Kennedy III e’ indietro nei sondaggi d’opinione. Se confermati, sarebbe il primo Kennedy a perdere in un’elezione in Massachusetts
– L’epidemia ha alimentato la macchina dell’esportazione cinese. Soddisfacendo la domanda del mondo in chiusura. La Cina ha dimostrato che le sue esportazioni non possono essere fermate dal coronavirus ne’ da Trump. La sua forza non sta solo nell’abilita’ e disciplina dei suoi lavoratori e nelle efficienti infrastrutture, ma anche nel suo sistema bancario che ha offerto alle compagnie piccoli e grandi mutui per combattere l’epidemia.
– In un atto simbolico, la compagnia aerea israeliana fa il primo volo diretto agli Emirati Uniti, portando con se’ la speranza di migliori rapporti con il mondo arabo.
– Piu’ pasti per studenti bisognosi. Il ministero dell’agricultura ha esteso regole speciali sui pasti sovvenzionati, ma solo fino a dicembre.
– Il caso Flynn ritorna in tribunale. Un giudice e’ stato autorizzato a riguardare la richiesta del ministro della giustizia di cancellare l’incriminazione di Flynn, ex-consigliere sulla sicurezza pubblica.
– Tempo per la scheda elettorale per posta. In 35 stati, le date per richiedere la scheda sono cosi’ vicine al giorno delle elezioni che e’ un rischio rimandare.
– Sono i loro stessi porcellini d’India. Dozzine di scienziati in giro per il mondo esperimentano su loro stessi i vaccini per il coronavirus.
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