Domenica prossima ci rechiamo alle urne per rinnovare il Parlamento Europeo.
E’ una data importante, molto importante. Sappiamo che in questi anni dall’Italia e da tutti i Paesi della UE vi è stata una delega di poteri al Parlamento ed alla Commissione europea. Da qui sono nati e si sono rafforzati i partiti cosiddetti “sovranisti”, che rivendicano nuovi nazionalismi, un tornare indietro. E tuttavia non vi sono alternative, l’Europa è una necessità per ogni paese europeo, vi sarebbe stata l’occasione per discutere, dibattere, ricercare le soluzioni migliori per lo svilupppo e la crescita economica del continente. Ma di questo non si è parlato in durante la campagna elettorale, si è preferito parlare di altro.
Il rischio di questa situazione è che alle urne non si rechino i cittadini, cioè che noi elettori non ci impegnamo ad andare alle urne per esprimere il voto. Bene, io vorrei richiamare l’attenzione su un fatto incontrovertibile nella storia del nostro paese: il mefreghismo, il chissenefrega c’ha portato il fascismo all’inizio del novecento. Non è possibile far vivere una democrazia senza la partecipazione dei cittadini. Domenica andiamo alle urne, votiamo, evitiamo che l’Europa cada nella trappola dei populisti. Qualsiasi cosa è meglio che tornare al medioevo.
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