Sfogliando il New York Times

E’ finita l’industria della moda? Non ancora.

Sfogliando il New York Times di oggi 4 giugno 2020.

Probabilmente preoccupato dalla marea di brutte notizie che, fra il coronavirus, i disordini e le idiozie di Trump occupano la maggior parte del giornale, il New York Times di oggi dedica un intero fascicolo alla moda con questo sottotitolo: “Dopo le tempeste, la spinta a vestirsi bene ricomincera’. Ma il mondo e’ cambiato.” E’ vero che e’ difficile immaginarselo in un mondo devastato da malattie, insicurezza economica, razzismo e disordini, ma ricominceremo a vestirci bene. Non per l’anonimita’ dell’ospedale o dei servizi essenziali, non per la violenza delle proteste o le gite al supermarket, ma per la catarsi della prossima tappa. Vestirci con la V maiuscola. E’ sia nella storia che nella natura umana. Dice un esperto di tendenze future: “E’ come uscire da una guerra. Gli edifici sono ancora li’, ma tutto il resto e’ in rovina. Vogliamo due cose: sicurezza e ballare.Vorremo qualcosa di nuovo, per rinfrescare le nostre personalità. Vestiti eccentrici, romantici”.

PRIMA PAGINA

–      Altri tre accusati di aver aiutato nell’assassinio di Floyd. Nel nono giorno di disordini, l’accusa all’assassino passa da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario ma non premeditato.Le manifestazioni di protesta contro la brutalita’ della polizia con la gente di colore sono continuate in tutto il paese. L’ex-presidente Obama si e’ rivolto a tutti i sindaci perche’ rivedano le regole dell’uso della forza.

–      Dove la polizia di Minneapolis ha usato la forza contro gente di colore. Solo il 20% della popolazione di Minneapolis e’ di colore. Ma il 60% degli  interventi della polizia usando la forza e’ contro gente di colore. Quattro interventi fatali dal 2015 usando armi da fuoco.

–      Esper in disaccordo con Trump sull’uso dell’esercito. Il ministro della difesa, Mark Esper ha dichiarato che l’uso dell’esercito per sedare i disordini interni non e’ consentito, contraddicendo Trump che aveva proprio minacciato di volerlo fare.

–      Mentre i numeri nei sondaggi scendono, Trump spende per mantenere gli stati dove aveva vinto. Preoccupato di poter perdere anche in stati come Ohio, Iowa e Arizona, da sempre fortemente repubblicani.

PAGINE INTERNE

–      Gli Stai Uniti espellono le aerolinee cinesi. La chiusura di tutti i voli passeggeri da e verso la Cina comincera’ il 16 giugno.

–      Scelti 5 candidati al vaccino. Il governo ha scelto 5 compagnie fra le 12 che lavorano al vaccino.

–       Eco del 1989 a Hong Kong. A Tiananmen il cambio sembrava inarrestabile. Ma la furente risposta della Cina manda un’ombra lunga fino a oggi.

–      Checkup del Presidente. Trump rimane sano dopo aver preso l’hydroxychloroquine.

–      L’inghilterra accogliera’ 3 milioni da Hong Kong, ha detto Johnson.  Con visti di lavoro e possibilita’ di diventare cittadini inglesi.

GUARDANDO L’ITALIA

– Immaginatevi Venezia di nuovo effervescente, non con turisti ma con Italiani. Per una volta erano i Veneziani a riempire la piazza. Giorni prima che l’Italia cancellasse le restrizioni alle visite di stranieri, i veneziani si sono riuniti in piazza per protestare contro un nuovo molo, ma anche per afferrare l’opportunuta’, forse unica, di constatare che esiste anche un’altra Venezia, con un futuro meno dipendente dai turisti . Cartelli distribuiti da attivisti dicevano: “Niente cambia se tu non cambi niente”.

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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