Il sogno di Matteo Salvini di arrivare a cento europarlamentari sovranisti per ora s’infrange. Sia Nigel Farage, leader del britannico Brexit Party, che il premier ungherese Viktor Orbán non vogliono avere a che fare con la Lega.
Orbán l’ha ribadito ieri: «Non vedo molte possibilità di cooperazione a livello di partiti o in un gruppo parlamentare condiviso». Il capo di Fidesz preferisce restare nel Ppe, piuttosto che schierarsi con i sovranisti che saranno, numeri alla mano, una minoranza destinata all’opposizione. Salvini e Le Pen hanno portato a casa 58 seggi e senza i 13 di Fidesz e i 29 del Brexit Party, non avranno molta voce in capitolo.
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