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Gisella Cozzo: This is me

Gisella Cozzo interprete, cantautrice e producer nasce a Melbourne, in Australia da genitori italiani. Una famiglia numerosa dove la passione per l’arte, in ogni sua forma, permette a Gisella, ancora adolescente, di partecipare e vincere il talent più famoso; da quel momento per lei la possibilità di studiare musica e recitazione a Londra con l’avvio di una carriera che la vede aprire concerti di artisti quali Toto Cutugno, Marcella Bella, Eros Ramazzotti solo per citarne alcuni. Un incontro fortuito con i fratelli La Bionda, fa di lei la “regina” degli spot. Impossibile dimenticare la mitica Joy, I feel good I feel fine della Coppa del Nonno, o pubblicità come quella della Levi’s o Poste Italiane, Rio Casa Mia e Chante Clair. Gisella è irrefrenabile: scrive e interpreta moltissime sigle di serie Tv e telefilm, collabora con moltissimi artisti da Jovanotti ad Anna Oxa. Ha all’attivo nove album e moltissimi singoli. Oggi, nonostante sia impegnata in nuovi progetti, sta partendo per l’Australia, dove vive la sua famiglia, per abbracciare idealmente la propria terra così ferita.

Gisella Cozzo, Melbourne.

Gisella i tuoi genitori sono italiani, ma sentendoti parlare si capisce al volo che tu non lo sei. Come ti definiresti?

Un bel mix! Guarda provo delle sensazioni stranissime; quando sono in Italia, dove ora vivo, mi manca terribilmente il cielo blu dell’Australia e la sua natura selvaggia, perché lì ho tutti i miei ricordi ed è lì che sono nata e cresciuta. Quando poi sono in Australia, non posso fare a meno di provare anche un po’ di malinconia per questo paese così ricco d’arte e storia dove affondano le mie radici essendo i miei genitori originari della Calabria e della Sicilia.

La tua musica ha, quindi, la tua stessa “doppia anima”?

Certamente, perché sono cresciuta amando tutto il rock australiano e i cantanti americani in genere, ma se dovessi fare la compilation completa o la colonna sonora della mia vita, non potrebbero mancare le canzoni melodiche italiane e quelle di Sanremo che in famiglia sentivamo di continuo. Del resto anche a tavola, se in casa si mangiavano spaghetti, quando si usciva erano Fish & Chips! Questo mi ha, credo, facilitata potendo contare su una formazione internazionale, anche se, di fatto, penso, ragiono e canto in inglese.

Come ti ha “rapita” l’Italia?

La musica e l’amore hanno scritto un copione, una canzone per me. Ho incontrato in aeroporto Michelangelo, mentre ascoltavo una demo mia. Gli ho fatto sentire la mia musica, lui mi ha dato un suo biglietto da visita e, anche se non subito, mi ha chiamato e da lì non ci siamo più lasciati. Poi l’incontro con i fratelli La Bionda e una carriera, cominciata in Australia con la vittoria di un talent a sedici anni, che è decollata in Italia. Qui ho fatto il mio “nido” con Michelangelo e Marcello, mio figlio, che ora studia e vive a New York.

Gisella Cozzo

Hai portato in giro il tuo spettacolo, dove domini il palco con un’energia pazzesca coinvolgendo tutti. Ora a cosa stai lavorando?

Sto lavorando a un nuovo e ambizioso progetto che mi vedrà impegnata in uno spettacolo dove vorrei poter raccontare anche la storia della mia famiglia e di molti italiani emigrati all’estero. Continuo, inoltre, a guardarmi intorno alla ricerca di nuovi talenti, con la solita curiosità. Il mese prossimo, farò ritorno dalla mia famiglia in Australia, per vedere con i miei occhi ciò che succede. Con le mie sorelle cercheremo di capire se, nel nostro piccolo, si possa fare qualcosa. Non posso non andare, voglio “abbracciare” la mia terra che piange così tante perdite.

Hai cantato con i più grandi interpreti della musica, ci hai fatto ballare, hai scritto e interpretato pubblicità che sono diventate vere e proprie Hit, per poi sorprenderci con brani come “This Is It” che è una vera e propria ballata, intima e delicata. Dove trovi tutta questa energia Gisella?

Devo tutto alla musica, che ha travolto e “stravolto” la mia vita, una passione che mi ha spinta di continuo, con curiosità, a guardarmi intorno. La musica mi ha fatta viaggiare, portandomi in giro per il mondo quando ero ancora giovanissima, tanto che mia mamma dovette farmi da manager perché ero ancora minorenne. Mi ha riportata in Italia, regalandomi una carriera fantastica. Non smetterò mai di fare musica perché è la mia linfa vitale, fa parte del mio essere. Sono fiera di essere australiana e delle mie origini italiane che hanno fatto di me una “Gisella pazzerella” … This Is Me!

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Veronica Ruggiero

Giornalista, collaboratrice presso il Gruppo Corriere.

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