Sfogliando il New York Times

Gli Stati Uniti combattono Google con una causa di antitrust

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 21/10/2020

Gli Stati Uniti combattono Google con una causa di antitrust che puo’ scuotere l’internet. Il piu’ importante test per il potere tecnologico dagli anni 90 puo’ cambiare le abitudini dei consumatori. Il ministero della giustizia ha accusato Google di proteggere illegalmente il suo monopolio sulle ricerche, la piu’ importante sfida del governo in una generazione al potere di mercato di una compagnia tecnologica. Goggle e’ stata accusata di avere contratti con giganti come Apple per dominare totalmente il mercato. Il ministero, nella sua denuncia, ha detto: “Per molti anni Google ha usato tattiche anticompetitive per mantenere e estendere il suo monopolio sul mercato delle ricerche”.

PRIMA PAGINA

–      Giorno delle elezioni in Florida: che cosa puo’ andare storto? Molti stati possono avere problemi con le elezioni. La Florida li ha sempre. 2018: conteggi fatti tre volte. 2016: interferenze della Russia. 2012: code di sette ore. 2006: macchine per votare che non funzionano. 2000: Bush contro Gore. E adesso il peggio: elezioni in mezzo all’epidemia e accuse senza fondamento da parte del presidente di possibili frodi. Ce la fara’? Gli addetti ufficiali dicono di si’, e gli esperti concordano anche se lo stato e’ cosi’ “traballante” che una vittoria di un punto percentuale sarebbe considerata come un plebiscito.

–      Biden favorito sui punti chiave, indicano i sondaggi. Gestione dell’epidemia; scelta dei giudici della corte suprema; mantenere l’ordine e far rispettare la legge; riunire un paese diviso.   Su questi argomenti testati nei sondaggi, il favorito e’ Biden. Persino nella gestione dell’economia, Trump ha perso il suo tradizionale vantaggio: adesso i due rivali sono pari .

–      Le tasse di Trump mostrano i suoi contatti con la Cina. Gli avversari di Biden l’hanno spesso accusato di fare affari poco chiari con la Cina attraverso il figlio Hunter, senza mai arrivare a sicure accuse. Ma la storia di Trump e’ piena di affari finanziari all’estero, compresi alcuni che coinvolgevano direttamente il governo cinese. Ha aperto un ufficio in Cina, che ha mantenuto durante i suoi primi quattro anni, ha formato una partnership con una compagnia controllata dal governo, ha un conto in una banca cinese.

–      Mentre i diplomatici americani si sentono male, Washington minimizza il pericolo. Cio’ che era cominciato come strani suoni e sintomi fra i diplomatici in Cina nel 2018, e’ diventato un mistero che copre molti paesi e porta a speculazioni su armi segrete e attacchi stranieri. E’ molto simile a quanto era successo a Cuba nel 2016 e 2017, conosciuto come La Havana Sindrome. Ma, mentre allora il governo era intervenuto anche trasferendo i diplomatici fuori Cuba, adesso sta cercando di minimizzare la cosa, producendo documenti vaghi e contraddittori, ignorando i pareri medici e tenendo il parlamento all’oscuro della cosa.

–      Disinformazione.  Per anni, i media di destra hanno abbracciato la teoria di un complotto democratico per spiare la campagna di Trump del 2016. Ma un’inchiesta del Ministero della Giustizia non ha trovato nessuna evidenza. 

PAGINE INTERNE

–      Rovinato, e sentendosi dimenticato.  Lake Charles, in Louisiana, devastato da due uragani, vuole che l’America sappia che le cose non vanno bene.

–      Come la  FDA (agenzia per il controllo delle medicine) ha resistito. Il capo dell’agenzia, Stephen Hahn e un gruppo di scienziati, hanno ottenuto qualche vittoria dopo mesi di cedimenti alla Casa Bianca.

–      Una terza ondata del virus in arrivo. Gli USA vanno verso il record di nuovi casi giornalieri dell’intera durata dell’epidemia.

–      Il nuovo IPhone 12 e’ ultraveloce, in qualche posto. Il nuovo IPhone ha un miglior disegno, ma e’ ostacolato dal cattivo spiegamento di circuiti super-veloci 5G da parte dell’industria dell’etere.

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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