Odio solo odio per Greta Thunberg, un odio che alimentiamo senza rendercene conto, l’ultimo episodio del fantoccio con le sue sembianze impiccato al ponte di Via Isacco Newton a Roma, con un cartello con scritto “Greta is your God”. Da un lato blandiamo i giovani, “gretini” e non con il voto a 16 anni e dall’altro accusando una ragazzina con le trecce di essere un’anima nera. Mi scopro sempre più “gretina” e felice di esserlo perché la Thunberg ha acceso i riflettori sul vero problema di questo secolo e non è certo un Dio.
Sui social le reazioni sono discordanti, le istituzioni locali e i politici si sono rammaricati ad uso stampa per l’accaduto, ma lo sono veramente e ne comprendono il significato? Si può sentire dichiarare dalla Sindaca Raggi che “… Il nostro impegno sul clima non si ferma.” Siamo sommersi dall’immondizia, dall’inquinamento, devastati dai temporali, uno zoo a cielo aperto, insomma le parole hanno un significato ed un peso bisogna stare attenti, anche nelle frasi di circostanza. E poi ecco il fratello del più famoso Romano, Franco Prodi, fisico e climatologo ad annunciare sulla stampa che “Greta è un abbaglio” e aggiunge “sui cambiamenti climatici regna un conformismo senza basi scientifiche. Altro che manifestazioni studentesche: Fioramonti doveva chiudere i giovani a scuola a imparare la geofisica”.
La rivendicazione del gesto inquietante e di cattivo gusto su cui sta indagando la Polizia di Stato è stato rivendicato su Facebook e su Twitter da ‘ Gli Svegli’ :”Abbiamo impiccato Greta Thunberg a Roma. Il manichino ha la sua faccia e perfino le sue trecce. Seguiranno altre azioni”. “Il fantoccio di Greta appeso da un cavalcavia è la conferma del fatto che chi identifica Greta come ‘il nostro Dio’ è gente inconsistente e violenta, pronta solo ad attaccare a vuoto, senza fermarsi sul confronto e i contenuti. Noi non abbiamo alcun culto di questa ragazza, Greta dà la parola semplicemente agli scienziati e cita i dati di studi scientifici inconfutabili, gli stessi ignorati dalla politica”. Così in una nota i giovani di ‘Fridays for future Roma’ aggiungendo che “noi in questa battaglia ci mettiamo la faccia, mentre questa gente si nasconde dietro minacce e aggressività. Dopo questo gesto siamo ancora più forti di ieri, ancora più vicini a Greta e a tutte le ragazze e i ragazzi che scendono in strada a difendere il nostro futuro”.
Un gesto davvero senza giustifiche accaduto in un’Italia sempre più avvelenata e violenta, un‘Italia che ha bisogno di frenare l’emergenza climatica ma anche la deriva dell’odio !
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