Anteprima News

Guerra alla cannabis: i vocianti

Pochi giorni fa (ve lo ricordate?) pareva che una stretta proibizionista stesse per abbattersi sulle droghe leggere. Poi che solo qualche rivendita di cannabis non in regola con questo o quel regolamento rischiasse provvedimenti. Poi forse nemmeno quello. Poi non se ne è parlato più per niente. Pareva una polemica decisiva, di quelle che “il governo sta per spaccarsi”, è stata una breve fiammata, il tempo di qualche tweet, di qualche voce raccolta al telefono o nei dintorni dei Palazzi, di qualche rettifica, di un paio di schermaglie sui giornali, poi si è passati ad altri argomenti.

(pixabay.com)

Che cosa sia effettivamente cambiato (ammesso che qualcosa sia cambiato) nella disciplina delle droghe leggere, lo sa solo — forse — qualche sottosegretario o qualche funzionario ministeriale o qualche parlamentare molto specializzato, o cronista molto scrupoloso. Il resto è solo fumo, rumore vuoto, propaganda, allarme, spavento, casino. Così, esattamente così funziona la politica vociante dei nostri giorni, i tre quarti dei lampi non annunciano veri temporali, solamente i lampi stessi. Perfino gli umori peggiori, l’astio, la paura, le minacce di repulisti, in larghissima parte non introducono a cambiamenti pesanti; e nemmeno a cambiamenti leggeri.

La materia stessa della politica — le leggi strutturali, le campagne che durano mesi, i programmi che aggiustano o rompono, gli ideali di lungo respiro — è come svanita.
Ci si domanda se gli artefici di questa politica tonante eppure inconsistente si rendono conto di quanta poca politica ci sia, nella loro politica.

Michele Serra (La Repubblica)

CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese

Condividi
Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

Ultimi articoli

Come funziona un software di fatturazione elettronica? Istruzioni per l’uso

La fatturazione elettronica è ormai un obbligo per la maggior parte delle imprese e dei…

7 Marzo 2025

Il sistema di scarico moderno: tecnologia al servizio dell’ambiente

Il silenziatore è un componente fondamentale nel sistema di scarico delle automobili moderne. Il suo…

6 Febbraio 2025

Servono gli hastag nei post di LinkedIn?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Laura Copelli che ci parla dell'uso degli…

3 Febbraio 2025

Osare In Grande

La Vulnerabilità non è debolezzaLa vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci…

3 Febbraio 2025

Come collaborare con le persone difficili

L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova…

3 Febbraio 2025

Come smettere di preoccuparsi e iniziare a vivere

Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi.Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni…

29 Gennaio 2025