La scorsa settimana ho partecipato a 𝐖𝐨𝐦𝐞𝐧𝐗 𝐈𝐦𝐩𝐚𝐜𝐭 a Bologna. Tre giorni di incontri, speech e workshop dedicati ai temi dell’inclusione, del gendergap, empowerment femminile, l’importanza dell’empatia in particolare come superpotere in un mondo ibrido, e l’importanza delle emozioni sul lavoro in generale.
Ad un evento del genere 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢, come ispirazione per gli interventi o che le e gli speaker considerano fonte di ispirazione e per questo motivo li hanno consigliati. Prima di parlare di questi libri devo fare un doveroso accenno, da appassionato lettore, all’iniziativa del 𝐛𝐨𝐨𝐤𝐜𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 “𝐚 𝐬𝐨𝐫𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚” che è stata proposta a questa edizione di WomenX Impact.
Ogni persona poteva portare uno o più libri che dovevano essere incartati e con solo una scritta che desse un’idea dell’argomento senza però svelare autore/autrice e/o titolo.
Io ho preso un libro con su scritto “se lo conosci lo eviti”, frase chi mi ha incuriosito. Quando alla sera ho poi aperto il pacco ho scoperto di aver preso il libro di Brad Stone 𝐉𝐄𝐅𝐅 𝐁𝐄𝐙𝐎𝐒 𝐄 𝐋’𝐄𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐀𝐌𝐀𝐙𝐎𝐍, libro che effettivamente mi ero segnato da prendere.
Sono curioso invece di sapere chi ha preso le due copie del libro 𝐓𝐑𝐎𝐕𝐀 𝐋𝐀 𝐓𝐔𝐀 𝐒𝐓𝐑𝐀𝐃𝐀 di Vittorio Martinelli e Luigi Ranieri. Le ho comprate volentieri sia perché mi era piaciuta l’idea del Bookcrossing a sorpresa, ma anche perché i due autori donano i loro proventi a Dynamo Camp Onlus.
Il libro ruota intorno alla domanda “Che lavoro vuoi fare da grande?” e si avvale della collaborazione di numerosi professionisti e molte professioniste e vuole essere una sorta di bussola per orientarsi nel mondo del lavoro in cambiamento.
Ma veniamo ai libri di cui in qualche modo si è parlato all’evento. Nel corso dell’ultima giornata, sabato 19, Tonia Cartolano ha tenuto un appassionato speech nel corso del quale ha presentato il suo libro 𝐋𝐄𝐀𝐃𝐇𝐄𝐑𝐒 e le “sette protagoniste che, ciascuna a modo suo e con la sua storia, raccontano a parole (e a fatti) che una donna in gamba può realizzarsi tanto quanto un uomo. Senza pregiudizi, differenze né categorie. E soprattutto senza cercare di assomigliare agli uomini, capaci, come sono le donne, di una leadership non migliore di quella maschile, ma diversa.”
“Essere leader per una donna non significa provare a essere un uomo, significa condividere e avere la capacità di pensare qualcosa che non c’è, fare in modo che lo vedano anche gli altri”(Tonia Cartolano).
Chiara Longhi nel suo workshop 𝐄𝐦𝐨𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐟𝐨𝐫 𝐋𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫𝐬𝐡𝐢𝐩 𝐚𝐧𝐝 𝐒𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬, molto bello ed emozionante, ha parlato dell’importanza delle emozioni che influenzano la nostra abilità di prestare attenzione, la capacità di prendere decisioni, le nostre relazioni personali, la salute fisica e quella mentale e infine performance e creatività, di come gestirle e monitorarle.
In conclusione del suo workshop ha consigliato alcune letture che più l’hanno aiutata in questo percorso:
Federica Cascia, Head of Brand Strategy Horizon & Avatars Meta Reality Labs, ha affrontato nel suo speech 𝐓𝐡𝐢𝐧𝐤 𝐥𝐚𝐛𝐞𝐥𝐬 𝐚𝐠𝐚𝐢𝐧 a WomenX Impact il tema delle etichette che ingabbiano il nostro pensiero e ci impediscono di cambiare idea una volta che l’abbiamo maturata e ha posto alcune domande a se stessa e al pubblico: “E se provassimo a migliorare il nostro pensiero? A dubitare di ciò che sappiamo? A sviluppare un interesse per imparare cose nuove e vedere le prospettive degli altri?”
Per aiutarci a rispondere a queste domande consiglia la lettura del libro 𝐓𝐇𝐈𝐍𝐊 𝐀𝐆𝐀𝐈𝐍 di Adam Grant, psicologo e autore americano che insegna alla Wharton School della Università della Pennsylvania. Con un approccio definito “ripensare” Grant in questo libro invita a provare a migliorare il nostro pensiero dubitando di ciò che sappiamo e a “sviluppare un interesse per imparare cose nuove e vedere le prospettive degli altri.”
Vittorio Martinelli ha tenuto uno speech dal titolo “𝐈𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐢𝐚 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚” ha toccato molti aspetti apparentemente scollegati fra loro ma che sono in realtà tanti pezzi del puzzle: essere se stess*, sapersi godere il momento ed apprezzare le diversità, la vita lavorativa non è una scala verticale o crescente, spesso è una “palestra orizzontale”, sviluppare il proprio talento, non guardare il bilancio giornaliero ma dove si era ad es. un anno prima, mettere le cose in prospettiva, non darsi grandi obiettivi stile lista dei buoni propositi per il nuovo anno, ma lavorare su microbiettivi più facilmente raggiungibili per creare delle abitudini positive, cercare di costruire qualcosa che valga, lottare per qualcosa di concreto.
Come è stato poliedrico il suo speech, così è la lista di letture consigliate da Vittorio:
Nel panel 𝐍𝐄𝐖 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐀 𝐯𝐬 𝐌𝐀𝐒𝐒 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐀 si è parlato delle nuove generazioni, in particolare della generazione Z, e di come rendere comprensibili e accessibili le notizie.
In particolare Bianca Arrighini e Livia Viganò hanno parlato della loro esperienza con Factanza Media e che le ha portate a scrivere il libro 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐄: Bianca e Livia sono convinte che non siano i giovani a non volersi informare, anzi è proprio il contrario, e che sia quindi un problema dei media tradizionali che non sono capaci di usare un linguaggio ed un approccio, anche multicanale, per riuscire a parlare alle nuove generazioni.
Benedetta De Luca, nel corso dello stesso panel, ha portato la sua esperienza di Gender & Inclusion Editor per The Wom, ha parlato dei pregiudizi e delle ingiustizie nei confronti delle persone affette da disabilità e di questa sua esperienza, definita un “viaggio accidentato e felice verso l’autostima, una liberazione dalla paura degli sguardi altrui, fino alla scoperta della propria unicità” ha raccontato nel libro 𝐔𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐬𝐢𝐫𝐞𝐧𝐞𝐭𝐭𝐚.
Laura Donadoni ha raccontato nel suo speech “Donne e mondo del vino a che punto siamo?” di come lei è arrivata nel mondo del vino tornando a vivere, ma di come in questo settore ancora fortemente maschile ci sia ancora molta strada da fare, stereotipi da abbattare. Debbo essere sincero, è stato uno degli speech più belli ed emozionanti della tre giorni di WomenX Impact.
Nel libro COME IL VINO TI CAMBIA LA VITA Laura Donadoni parla di rinascite, a partire proprio dall’esperienza di vita dell’autrice stessa, e del sapersi reinventare o scegliere di percorrere una strada diversa, non facile, e di credere nei propri sogni, a partire da quello di vedere rinascere un paese in crisi.
CUSTODI DEL VINO è invece un viaggio nell’Italia dei territori e dei loro vini, “un ritratto dell’enologia italiana nuovo e inedito.”
Proprio in chiusura di WomenX Impact ha parlato Maurizia Rimondi durante i discorsi di chiusura e oltre i ringraziamenti ad Eleonora Rocca e Francesca Redaelli e tutto il team di WomenX Impact ha parlato del suo progetto sulla felicità nel mondo del lavoro, progetto che ha ben descritto nel suo libro 𝐈𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭à che riguarda innanzitutto chi in azienda ci lavora.”È importante che l’azienda sia vissuta come un luogo attivo, dinamico ed interessante, da vivere.”
I libri che ho menzionato nell’articolo sono solo quelli di cui ho conoscenza, non avendo potuto seguire tutti gli speech o workshop della 3 giorni. Alla prossima settimana e buona lettura!
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