I Nativi Americani sentono il peso del cambiamento climatico. Terreni marginali di gente che non ha altro diventano inabitabili. Dall’Alaska alla Florida, Nativi Americani combattono contro i danni del cambiamento climatico (scioglimento dei ghiacciai che fa aumentare il livello del mare, erosione delle coste e uragani, severa siccità), l’ultima minaccia in una storia marcata da secoli di politica, prima imposta dai “padroni” e poi dal governo che li ha spinti verso le terre meno desiderabili. E adesso il cambio del clima sta rendendo quelle terre inabitabili. I primi Americani affrontano di nuovo la perdita della casa.
SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 28/06/2021 (TITOLO+COMMENTO)
Emergono indizi che il crollo sarebbe cominciato dal basso. Trovare il punto di cedimento può richiedere una lunga investigazione. Gli esperti che hanno esaminato il video del disastro, sono concentrati su un punto nella parte bassa dell’edificio, nel garage o anche sotto il garage, dove un problema iniziale potrebbe essere stato l’inizio della valanga strutturale. Chiamato ‘crollo progressivo”, lo spargimento graduale di cedimenti può aver avuto diverse cause, compresi errori dei disegni o le esigenze di leggi meno severe 40 anni fa quando il condominio fu costruito. L’esame avveniva mentre continuavano le ricerche affannose dei dispersi. Ieri si è arrivati a 9 morti sicuri e 150 dispersi.
– Le famiglie sperano, pregano e si preparano al peggio. Qualcuno é disperato, qualcuno ci spera ancora. Ma in generale la speranza sta svanendo, mentre i lavoratori continuano a spostare le macerie, aiutati da squadre di esperti arrivate da tutto il mondo. Un componente di una squadra arrivata da Israele raccontava di aver trovato superstiti più di 100 ore dopo le devastazioni del terremoto di Haiti.
– Tossicodipendenti ricevono aiuto non per astenersi, ma per sopravvivere. L’enorme aumento delle morti per droga, causato anche dall’isolamento e altri fattori legati alla pandemia ha portato all’apertura di un Centro in Nord Carolina dedicato alla loro sopravvivenza, più che che a farli “guarire”, usando tutti i possibili sistemi ma soprattutto il naloxone, una medicina che può controbattere gli effetti dell’overdose.
– Orgoglio infinito. Grande fotografia di folla per la strada con questa didascalia: La gente ha riempito la strade di New York ieri nella domenica finale del Mese dell’Orgoglio per prendere parte alla marcia di sostegno ai “diversi”.
– Attraversando la linea rossa: dietro all’assorbimento di Hong Kong da parte di Pechino. I segnali di Xi ignorati dal pubblico. Un documento del 2014 firmato da Xi già metteva in luce la volontà della Cina di sottomettere l’ex-colonia, orgogliosa della sua quasi-indipendenza e quasi-democrazia, alle regole politiche di Pechino. Ma fu ignorato. Adesso, con la legge di un anno fa, Pechino sta, anche violentemente, portando Hong Kong sotto il suo dominio: arresti di attivisti, sequestri di beni, licenziamenti di dipendenti pubblici, detenzione di giornalisti, riscrittura dei curriculum scolastici.
– Aiuto necessario negli Hamptons. Incapaci di trovare sufficiente personale, alcuni ristoranti e negozi degli Hamptons (zona di vacanze molto ambita dagli Americani) rischiano di perdersi la lucrativa stagione estiva.
– Abbracciando la detenzione a casa. La pandemia offre la possibilità di studiare un sistema punitivo che conti meno sull’incarcerazione.
– Gli Stati Uniti bombardano postazioni dell’iran. Attacchi contro depositi di armi in Iraq e in Siria usati dall’iran per colpire con droni le basi militari americane.
– Messaggio misto del Papa. Un’incoraggiante nota dal Papa arriva alla fine di una settimana di disorientamento sulla posizione della Chiesa verso i diversi.
– Combattendo il covid sull’Everest. Scalatori hanno chiaramente detto di essere infetti, ma le autorità nepalesi, che contano sulle entrate del turismo, hanno scartato le loro dichiarazioni come pettegolezzi.
– Continua ad essere difficile trovare lavoratori. Il Missouri ha cancellato il sussidio governativo di 300 dollari alla settimana per i disoccupati, colpevole di tenere i lavoratori fuori dal mercato. Ma per adesso, i lavoratori continuano a essere schizzinosi.
– Persiste la differenza di salario. È razzismo? Dopo un anno in cui le richieste di uguaglianza sono diventate più risonanti, gli economisti discutono se le disuguaglianze di paga siano causate dal razzismo o dall’economia.
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