Il Pensiero Libero

Il “cessate il fuoco” ordinato da Erdogan

Con un colpo da “gigante” (che lo rende sempre più incomprensibile e odiato dai “pigmei” della politica), Donald Trump ha imposto e ottenuto il “cessate il fuoco” dalla Turchia di Erdogan.

Naturalmente, l’ignoranza della Storia imperante tra i politicanti di casa nostra e altrui non ferma le accuse di “isolazionismo”, che assumono una connotazione lessicale fortemente negativa solo nel “manzonismo degli stenterelli”(per dirla alla Carducci). L’isolazionismo è il grande insegnamento della cultura politica greca, una visione saggia del mondo, che non ebbe, purtroppo (per loro e per noi) seguito presso i Romani.

Il motto oraziano: Graecia capta ferum victorem cepit e altre versioni più addolcite dello stesso concetto, nonché l’uso dell’espressione: civiltà greco-romana non colgono del tutto la verità storica risultante dal confronto tra due concezioni della vita del tutto opposte.

La grande invenzione dovuta all’intelligenza politica dei Greci era stata duplice: da un lato si puntava sull’individualismo, conforme, nella sua essenza psicologica, alla natura degli esseri umani, dall’altro si riconosceva la necessità altrettanto “naturale” dell’uomo di costituirsi in una polis; e ciò, però, unicamente sulla base di una comunità e omogeneità di humus culturale, di interessi concreti, di intenti pratici e di progetti comuni realisticamente realizzabili. In altre parole, la genialità del Greci è stata nella loro distanza da fini astratti e universali nonché da progetti propagandistici di asserita generosità polidirezionale, idealistica, totalizzante.

I Romani non li seguirono su tale strada e mal gliene incolse: si lasciarono abbacinare dagli ecumenismi e dagli astrattismi delle religioni mesopotamiche, penetrate nei confini dell’Urbe.

Erdoğan

Queste ultime, d’altronde, condizionate, com’erano, dalla necessità di fare proselitismi, per battere gli “infedeli” (non solo pagani ma anche eretici, scimastici dei giudei, e dei cristiani, islamici), non conoscevano confini patri per coerenza con i pretesi nobili intenti di salvare l’intera umanità. Doveva crescere necessariamente il numero dei “fedeli”, fruitori per giunta del Bene universale anche se il mezzo utilizzato era spesso una guerra che, al contrario, li distruggeva. Uscire fuori dai confini dello stretto individualismo e della polis dei Greci costò caro ai Romani.

Anche se sulle ragioni della caduta del loro vasto Impero, le teorie spaziano da quelle tradizionali e sociologiche di Mommsen e di Gibbon che s’appuntano sugli effetti nefasti dell’infiltrazione giudaico-cristiana (che con i suoi universalismi astratti e metafisici mise in crisi l’empirismo pragmatico dei Romani) a quelle più recenti, di carattere politico e militare, di Edward Luttwak, non può negarsi che l’eccessivo allargamento (e allontanamento da Roma) dei confini rese indifendibile un Impero così vasto.

Alla saggia razionalità dei Greci sull’individualismo e sulla delimitazione della polis e non al semplicismo imperialistico, interventistico ed espansionistico dei Romani all’origine del crollo dell’Impero, s’ispira la politica “isolazionistica” dell’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America.

In altre parole, egli, attento alla lettura dei libri di Luttwak, segue il luminoso esempio dei Greci e non quello rovinoso dei Romani.

Dalle odierne guerre fratricide di quel teatro permanente di scontri feroci che è il Medio Oriente Trump intende tirarsi fuori, perché la mischia non riguarda né le individualità degli Statunitensi né la loro polis anche se i suoi predecessori vi erano intervenuti anche a costo di molte lacrime e di tanto sangue. La scelta appare giusta anche sotto il profilo, per così dire “etico”.

In ogni presenza di stranieri su terreni con insediamenti di cittadini del Pianeta non facenti parte della propria polis è più che lecito il sospetto che essa sia piuttosto equivoca, mistificata e falsamente giustificata (evangelizzazione, lotta al terrorismo, stabilizzazione di aree turbolente, aiuto umanitario e via dicendo) per coprire, invece, intenti di destabilizzazione per provocare guerre e commesse ai fabbricanti di armi. La Storia ha dimostrato che gli interventi in casa altrui sono sempre forieri di inganni e di turpitudini per i soggetti passivi di quelle “gloriose” intraprese di cui si esalta il carattere umanitario o di globale e multiforme benessere.

La guerra s’è dimostrata una pietanza succulenta per molti industriali del Pianeta e la globalizzazione voluta dalle centrali finanziarie newyorchesi e londinesi ha favorito il traffico e intensificato gli scambi.

La risposta isolazionistica di Trump e quella della stessa, probabile direzione di Jonhson fanno sperare in un revirement e in un ritorno se non proprio alla saggezza ellenica a qualcosa che le assomigli.

I nemici in agguato, però, sono tanti: non soltanto i finanzieri, i banchieri, i costruttori e i trafficanti di armi ma anche gli uomini politici del globo di mezza tacca, stupidi e/o corrotti che pensano di ottenere consensi mostrandosi sempre con il cuore in mano, generosi a chiacchiere con le popolazioni povere e diseredate e contro i potenti della Terra. Anche per uomini della tempra di Trump e di Jonhson, la stupidità e la mediocrità sono armi difficili da neutralizzare.

Gli effetti della prevalente umana imbecillità si sono visti per il ritiro delle truppe americane dalla Siria disposto dal Presidente degli Stati Uniti d’America. I “buonisti” del mondo, anzi che intenerirsi per il ritorno in Patria di tanti figli di mamme (in pena) hanno trovato comodo riporre fiducia nel “buonismo” dei garanti a oltranza di ogni status quo, quale che sia.

Il “cessate il fuoco” di Erdogan, ottenuto da Trump, ha tagliato la parola in bocca ai “benpensanti” di casa nostra e delle tante case di altri.

Ora occorre trovare una soluzione al “problema Curdo”. Sul tappeto le proposte sono tante: scioglimento delle milizie curde e loro inquadramento dell’esercito Siriano (visto che di territorio Siriano si parla); repressione del terrorismo siriano in Turchia; argine a ogni tipo di fondamentalismo; autodeterminazione dei popoli e chi più ne ha ne metta. Il tempo non è molto; ma grazie a Trump s’è accorciato ed è già qualcosa.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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