Il cosiddetto “raptus” è una balla: la psichiatria internazionale ne ha sempre escluso con fermezza l’esistenza, non se ne trova traccia nella patologia mentale moderna, non corrisponde ad alcuna condizione psicopatologica in grado di ridurre la capacità di giudizio.
«Nelle perizie psichiatriche che vengono richieste nei casi di omicidio, solo il 5% dei soggetti risulta affetto da incapacità di intendere e di volere, mentre nel restante 95% si tratta di persone normali da un punto di vista clinico, mentalmente sane, niente affatto immerse nella follia od accecate dai fantomatici raptus, fatti passare sovente come fulmini a ciel sereno o lampi di pazzia. Non esiste nemmeno alcuna connessione scientifica tra il raptus e il femminicidio»
[Melania Rizzoli, Libero].
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