Anteprima News

Il crollo epocale del petrolio: -37 dollari al barile

Succede Oggi

Sole e qualche nuvola sul Triveneto. Pioggia sul resto d’Italia • È il Natale di Roma • Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione • Conte riferisce in Senato, Lamorgese alla Camera • Arbore accompagna Fiamma Satta nella sede Rai di via Asiago (su Rai Tre, ore 16.05) • Tornano Le iene • Freud contro Jung su Cielo • Il Vangelo di oggi: ancora Gesù e Nicodèmo.

Incredibile: petrolio quotato -37 dollari al barile!

Alle 20.30 di ieri sera la quotazione dei contratti West Texas Intermediate – il Wti, il greggio di riferimento per il mercato statunitense – ha chiuso con una diminuzione del 305%. Il prezzo del barile è finito a -37 dollari, il livello più basso di sempre. A valere meno di zero sono solo alcune qualità di greggio in zone dove il calo della domanda dovuto alla pandemia ha reso l’eccesso di offerta ingestibile, se non attraverso la chiusura di giacimenti. Risultato? Nessuno sa dove stipare il greggio e nessuno vuole rilevare i contratti futures di maggio – in scadenza oggi – nemmeno in presenza di un incentivo record ad accumulare scorte. Conservare il Wti – spiega Sissi Bellomo sul Sole – offre un’opportunità (teorica) di guadagno stratosferico, ma il supercontango – un fenomeno secondo il quale i prezzi delle commodity sono più alti per il futuro di quanto non lo siano per il presente – è inutile se non si ha spazio a disposizione per il greggio: «Questo non significa che le cisterne siano già piene ovunque. E quand’anche si riempissero quelle a terra, a bordo di petroliere c’è ancora spazio, forse addirittura per altri 100-150 milioni di barili secondo le stime che circolano nel settore marittimo. Ma a Cushing (Oklahoma), individuato dal Nymex come punto di consegna del Wti, gli stoccaggi sono vicini al limite operativo: Genscape stima che venerdì 17 contenessero 61 mb, ossia fossero già pieni al 69% della capacità» [Bellomo, Sole].
«La situazione sta comunque precipitando per tutti, salvo forse per quale speculatore vero, dalle spalle forti: hedge funds che hanno saputo scommettere sul ribasso o società di trading che si sono riservate cisterne capienti o petroliere dove riporre i barili in eccesso con la prospettiva di lauti guadagni in futuro. Per molte compagnie petrolifere è arrivato il momento della resa. Sono sempre più numerosi, soprattutto in Nord America, gli operatori costretti a tagliare la produzione perché travolti dal collasso dei consumi, dalla difficoltà di accedere agli stoccaggi, dalla chiusura del mercato dei capitali e dai prezzi del greggio sempre più bassi, fino a sotto zero. I loro “tagli” si stanno materializzando prima ancora di quelli dell’Opec Plus, in vigore solo da maggio: Rystad Energy stima che ad aprile siano già stati chiusi 1,9 mbg di produzione nel mondo» [Bellomo, cit.].

• Per Donald Trump si tratta di un crollo a breve termine: «I prezzi nel giro di un mese rimbalzeranno a 25-28 dollari al barile».

Il crollo del prezzo del petrolio per gli automobilisti italiani si potrebbe tradurre in un ribasso di 20 centesimi al litro. Purtroppo però, assicura Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, «durerà poco, e poi saremo colpiti da un tremendo rimbalzo all’insù del costo dei carburanti».
Però i consumatori potranno godere anche di benefici indiretti?
«Tutto quello che viene trasportato su gomma, cioè quasi ogni bene di consumo, godrà di prezzi di trasporto inferiori, e perciò (in teoria) di un costo finale più basso, ammesso che chi vende decida davvero di riversare una parte dei benefici sul consumatore, e di non intascare tutta la differenza. Poi le bollette elettriche e quelle del gas del prossimo trimestre arriveranno a prezzi stracciati».
Da un altro punto di vista, ci saranno anche risvolti negativi?
«[…] con il greggio regalato si prospettano prezzi dell’elettricità così bassi che la produzione di energie rinnovabili andrà fuori mercato. Anche l’auto-produzione, molto diffusa in Italia, finirà al tappeto».
Altri rischi per gli italiani?
«Ormai il prezzo del metano è così basso che quasi equivale al costo di trasporto dalla Russia, dalla Norvegia, dall’Algeria. Se va avanti così questi Paesi smetteranno di mandarci il loro gas, per non rimetterci. Dai fornelli delle cucine italiane non uscirà più nulla» [a Luigi Grassia, Sta].

La scorsa settimana i principali paesi produttori di petrolio (Opec+) avevano trovato un accordo per una riduzione della produzione di 9,7 milioni di barili al giorno. Non è però bastato a compensare il calo della domanda.

In Arabia Saudita il costo di estrazione risulta superiore a 60-70 dollari al barile [Deaglio, Sta].

Clamoroso

Kim sta male
La Cnn dice che il dittatore nordcoreano Kim Jong-un è «in gravi condizioni». Si riportano fonti dell’intelligence Usa in cui si sostiene che il leader di Pyongyang sarebbe stato sottoposto a una delicata operazione cardiovascolare a causa del sovrappeso, del fumo eccessivo e del troppo lavoro. La notizia è stata smentita dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap che, citando fonti ufficiali del governo nordcoreano, scrive: «Non è malato né in gravi condizioni». Kim starebbe passando la convalescenza in una villa sul monte Kumgang, nella contea orientale di Hyangsan. Il dittatore nordcoreano è stato visto in pubblico per l’ultima volta l’11 Aprile, in occasione di una riunione del politburo. Il 15 non s’era presentato alle celebrazioni per il nonno.

In prima pagina

• Il prezzo del petrolio per la prima volta è andato in negativo: -37 dollari al barile. Per noi si traduce in uno sconto di 20 centesimi al litro. Durerà poco
• Secondo le proiezioni dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute, Marche e Lombardia azzereranno i contagi non prima di luglio. Le prime regioni a uscire dall’emergenza sanitaria saranno Basilicata e Umbria
• Tamponi, termometri, e divisori in plexiglass. Ecco le nuove regole sul lavoro
• Per la prima volta in Italia è calato il numero degli “attualmente positivi”. Il pronto soccorso di Bergamo vuoto dopo un mese e mezzo. Nel primo comune lombardo a eseguire i test sierologici è risultato positivo il 12% della cittadinanza. A Napoli nessun caso di contagio nelle ultime 24 ore. Sale a 138 il numero di medici uccisi dal covid-19. La Biennale di Venezia conferma la Mostra del Cinema a inizio settembre
• Immuni, tutte le polemiche sull’app che traccia gli italiani. La grande domanda: dove finiranno i dati dei cittadini?
• Parte dell’Europa è entrata nella fase due: in Germania hanno riaperto i negozi più piccoli, in Norvegia gli asili (tra lo scetticismo dei genitori), in Danimarca sono tornati al lavoro dentisti, parrucchieri ed estetisti, in Austria di nuovo in servizio i 1.500 McDonald’s. La Spagna ha superato i 200 mila contagi, la Francia i 20 mila morti. Orbán ha fatto sgombrare il 60% dei posti letto negli ospedali ungheresi: si aspettano i contagiati. Il principe Filippo rompe il silenzio e ringrazia «chi lotta contro il Covid». A causa del coronavirus i migranti siriani rinunciano alla fuga e tornano nelle loro case
• La Cnn oscura i monologhi di Trump. La Cina risponde alle accuse del presidente americano: «Il nemico è il virus, non noi».Il Boston globe pubblica un inserto di 16 pagine con i necrologi. La Nuova Zelanda chiede ai cittadini di tenere un diario cartaceo degli spostamenti. Boom di infettati a Singapore.
• Rinviate le elezioni di primavera. Gli italiani torneranno alle urne a settembre per le regionali, le amministrative e per il referendum sul taglio dei parlamentari
• Trovato l’accordo sulle nomine delle partecipate. Descalzi resta all’Eni con buona pace di Di Battista e di Travaglio
• Sondaggi, crollano i populisti: in Germania Afd perde 4,5 punti, in Italia la Lega 2,8.
• Lo spread sale a 239 punti ma a preoccupare il Financial Times sono debito pubblico e Italexit
• Un lungo articolo del Times ha raccontato gli errori di Boris Johnson nella gestione dell’emergenza. Da oggi anche la Camera dei comuni diventa virtuale
• La Spagna propone un fondo Ue da 1.500 miliardi: finanziamenti a fondo perduto, collegati al bilancio europeo, distribuiti come trasferimenti e non come debiti
• Dopo varie trattative, in Israele, Netanyahu e Gantz hanno trovato un accordo per un governo di emergenza. I due saranno premier a rotazione. Domenica sera a Tel Aviv in duemila hanno protestato proprio contro Netanyahu, tenendosi a distanza di due metri uno dall’altro
• Ventisettenne accoltellata dal compagno di 22 anni. È grave
• Diciassette persone indagate per il crollo del ponte di Aulla. Inchiesta della procura di Massa Carrara
• Sono in carcere i sette ragazzi che a Napoli devastarono il pronto soccorso Pellegrini dopo l’uccisione del 15enne Ugo Russo
• Calcio, possibile slittamento dal 4 al 18 maggio per la ripresa degli allenamenti
• Djokovic contro il vaccino obbligatorio
• La Cassazione ha confermato la sentenza del tribunale ecclesiastico che aveva annullato un matrimonio dopo 22 anni perché la moglie aveva avuto una storia omosessuale
• È morto il fotografo Peter Beard. Passò dalla savana al calendario Pirelli

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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