Il Pensiero Libero

Il dopo Brexit

Quando in Italia parliamo di illuminismo, solitamente pensiamo a quello francese e mai a quello inglese che, con John Locke e David Hume aveva anticipato di circa un secolo il pensiero francese del Settecento, ispirandolo, nei suoi moti di piazza, ma non esaurendosi in esso.

L’illuminismo britannico, infatti, s’inquadra in una visione empiristica della realtà (e non idealistica, post-platonica) e l’arricchisce di principi liberali. Esso è alla base della gigantesca e lucida opera (storica e letteraria) di Edward Gibbon, “Declino e caduta dell’Impero Romano” che molti notisti politici dovrebbero rileggere (o leggere), oggi, per capire ciò che sta nuovamente accadendo in Occidente.

Io stesso sono stato vittima di un tale errore, determinato dai nostri usi di gente della parte continentale della vecchia Europa, perché quando ho scritto il saggio “Le luci spente dell’Illuminismo” intendevo riferirmi esclusivamente a quello francese e non di certo a quello britannico, di cui avevo allora e ho, ancor più, oggi il massimo rispetto.

La diversa cornice filosofica dei due “illuminismi” ha sempre “fatto la differenza” e ha avuto diverse ripercussioni sulla storia dei due Paesi. In Francia il movimento illuministico portò all’abbattimento dell’assolutismo monarchico in favore, non già della libertà tout court, ma di quella, specifica, dell’emergente borghesia che ne fece, già fin dai tempi del “Terrore”, un uso certamente altrettanto odioso. Da allora in poi, in forme più o meno “camuffate” (e non a caso) il dispotismo o almeno l’autoritarismo hanno sempre trovato buona accoglienza nella Gallia dei nostri tempi.

In Inghilterra, invece, l’illuminismo, in nome della ragione e del pensiero logico, esplicò i suoi effetti benefici sul piano delle regole della collettività organizzata, disciplinando in modo più corretto i rapporti tra l’istituto monarchico e il parlamento. Solo da tali modifiche derivarono, indirettamente ma significativamente, le conseguenze positive sulla vita degli abitanti di Albione: non, quindi, da proclami propagandistici tanto reboanti quanto falsi e ingannevoli. La stessa posizione anti-religiosa di Edward Gibbon (e degli illuministi inglesi che condividevano il suo pensiero) è unica. Lo storico e letterato inglese non fa sconti a nessuno con gli attacchi non solo al Cristianesimo ma anche ai Mongoli, ai Bizantini (che, a suo giudizio, disonorano a un tempo i Greci e i Romani) nonché ai Maomettani, e a tutte le religioni costrittive che, attraverso il dispotismo cosiddetto “spirituale”, tendono a limitare non soltanto le azioni ma addirittura i pensieri dei credenti oltre che a scoraggiare tutte le virtù attive della società, inducendo pazienza e pusillanimità, nell’attesa di una vita post-mortem. Le sue idee non hanno equivalenti in Francia dove la Dea Ragione sembra solo sostituire il Dio mediorientale con una sorta di Grande Architetto dell’Universo di derivazione massonica e borghese. La consuetudine di rassicurare i pii, gli incerti e i prudenti da francese è divenuta euro-continentale.

Ecco, perché la Gran Bretagna facendo tesoro della lezione dell’Antica Roma, così lucidamente illustrata da Gibbon, ha voluto evitare di ripetere gli errori dei nostri antenati. Anch’essi ritennero, a un certo punto della loro storia, di non difendere più i loro confini, in nome di un universalismo tanto fasullo quanto nocivo. E non a caso, quindi, Boris Johnson ha detto, nella sua prima dichiarazione dopo lo scioglimento dei legami asfittici con l’Unione Europea, che i confini della Gran Bretagna si chiuderanno.

Il dopo Brexit

E’ il primo passo verso la salvezza, dopo anni di errori in cui il sano, concreto, pragmatico empirismo inglese, ereditato dalla civiltà greco-romana pre-socratica (e soprattutto pre-platonica) ha subito le astrazioni nebulose e le falsità programmatiche di politici di mestiere, bisognosi degli aiuti economici e mass-mediatici dei banchieri, che promettevano la luna nel pozzo per nascondere gli inganni di una “globalizzazione” utile solo ai detentori della grande finanza.

Le altre “mosse” del premier britannico saranno la logica conseguenza dell’abbandono di un modello di organizzazione della società capitalistica, in senso prevalentemente “monetario”, di cui Karl Marx aveva ben capito l’esizialità (idest: morte del capitalismo produttivo industriale e della libertà individuale di iniziativa economica).

L’Euro-continente, sposando acriticamente ma in larga maggioranza le posizioni della gauche (favorita, non a caso, spudoratamente dal sistema mass mediatico in mano alle Banche) e continuando a farfugliare di “sovranismo” e di “populismo”, continuerà a ignorare che occorre rivedere alcune regole del liberalismo d’antan (tipico di un capitalismo quando la dimensione era soltanto europea).

L’Inghilterra, con buona probabilità, invece, lo farà, come hanno fatto gli Stati Uniti, con lucidità, determinazione e coraggio, tenendo conto in primo luogo dei bisogni della “polis” (e solo dopo dell’orbe terracqueo).

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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