E’ un fiorire di start up americane che propongono hamburger che sanno di carne ma che sono al 100% vegetali. “La carne vegetale è stata pensata per chi ama il sapore della carne ma non vuole necessariamente mangiare manzo tutti i giorni” secondo la catena Burger King.
Etica e salutismo vanno a braccetto col business e il modello fast food che gli Usa hanno imposto al mondo grazie agli hamburger vegetali.
Non si tratta degli hamburger di soia e simili che possiamo trovare già negli scaffali dei supermercati europei ma hamburger, 100% vegetali, che mantengono, a detta dei loro creatori, il sapore della carne.
E’ imperativo, per tutte le catene di fast food, mantenere infatti il gusto delle loro ricette, gusti con cui hanno abituato il mondo da decenni e che non sono facilmente sostituibili ma, ormai, tutti sanno che la carne è troppo inquinante e l’impatto ambientale della produzione, con la popolazione mondiale in crescita, è insostenibile. Inoltre una dieta troppo ricca di carne è deleteria per la salute.
Da circa un anno gli hamburger vegetariani di Impossible Foods sono disponibili in più di mille ristoranti o fast food statunitensi di catene più piccole, meno note e più alternative di White Castle, per esempio quelli di Fatburger e Umami Burger.
Ora però il grande salto, perché Impossible Foods si appresta a diventare fornitore di Burger King, una delle realtà più importanti degli Stati Uniti. L’Impossible Whopper è stato servito per un mese in 59 punti vendita di St. Louis, nel Missouri, a partire dal 1° aprile, ed è stato talmente apprezzato dalla clientela che in capo a qualche mese sarà venduto anche altrove negli States. “E’ molto difficile distinguere l’Impossible Whopper dall’originale” ha detto Chris Finazzo, responsabile per il Nord America della catena Burger King, oltre al fatto che “la carne vegetale è stata pensata per chi ama il sapore della carne ma non vuole necessariamente mangiare manzo tutti i giorni”.
Burger King comunque non è la prima catena al mondo a proporre un menu con finto hamburger, dato che troviamo già delle alternative con l’impossibile burger anche negli Hard Rock Cafe e Red Robin.
Per il mercato dei surrogati della carne si prevede un giro di affari che, secondo le stime di Marketsandmarkets (Mnm), passerà dai 4,6 miliardi di dollari stimati per il 2018 ai 6,4 miliardi entro il 2023.
Anche Mc Donald’s sta valutando una versione 100% vegetale, pensata per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Nel frattempo la concorrente di Impossible Foods sta per quotarsi alla Borsa di New York. Beyond Meat, la società che produce hamburger vegani e altri prodotti tutti a base vegetale (100% plant-based meat) punta ora a raccogliere con l’initial public offering (Ipo) fino a 241 milioni di dollari, per una valutazione della società di 1,5 miliardi di dollari. Appoggiata da Bill Gates e Leonardo DiCaprio, Beyond Meat prevede di vendere circa 9,63 milioni di azioni tra i 23 e i 25 dollari l’una.
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