Il re della musica, pura sorgente di cultura, con le sue delicate sonorità sta riavvicinando il pubblico all’arte della musica. Viterbo come Perugia, dove “Umbria jazz” è ormai un appuntamento imperdibile, ha riportato in piazza un piccolo lembo di conoscenza e passione per il jazz.
È Giancarlo Necciari che, con la sua manifestazione “Jazzup“, ha riacceso un faro di speranza proprio nel cuore pulsante della città, in piazza dell’Unità d’Italia, androne poco frequentato del centro storico. Un bagliore inaspettato questo salotto culturale sotto la volta celeste, che conta all’attivo nomi di prestigio del mondo della musica jazz, accolto con entusiasmo non solo dagli estimatori del genere, ma anche da turisti, abitanti ed esercenti.
Importantissime le finalità positive, molte delle quali impreviste, che la rassegna sta perseguendo. Prima su tutte la riqualificazione di uno spazio cittadino caduto nel dimenticatoio, che ben si presta invece ad eventi di interesse pubblico, una finalità sociale da non sottovalutare.
“La manifestazione sta vivendo una sorta di anno zero – racconta Giancarlo Necciari -Quest’anno grazie anche alla collaborazione attiva dell’amministrazione stiamo veramente offrendo alla cittadinanza uno spettacolo di qualità. Tutto il pubblico che partecipa alle serate è entusiasta e torna per gli eventi successivi. Abbiamo stretto importanti collaborazioni con Civita Cinema ed Est filmfestival, così da poter rendere sempre più ampia ed interessante l’offerta culturale sul territorio”.
La ricaduta positiva, dell’esaltazione della cultura con la C maiuscola, è però da ricercarsi anche nel tipo di turismo che questi eventi richiamano e soprattutto nella sensibilizzazione del pubblico a comportamenti di rispetto e grande senso civico. La piazzetta, nel caso di Viterbo, ogni sera riesce ad attirare dalle 500 alle 3 mila persone, un punto di aggregazione, dove la tecnologia e la globalizzazione risultano inutili. Minimi anche gli allestimenti a ricordare che note e voce sono strumenti sufficienti per produrre quanto di più nobile l’udito umano possa ascoltare. L’intimità della salotto pone poi al centro della manifestazione non il personaggio o lo spettacolo, ma lo spettatore che in un rapporto diretto con l’artista riesce ad apprezzare tutta il valore e la genuinità del lavoro svolto.
Forse il jazz, il teatro di strada e le attività culturali potrebbero salvarci dall’ondata di pessimismo, indifferenza e violenza che sta attanagliano la società. Uno strumento non coercitivo, ma efficace per agevolare lo sviluppo del territorio, come nel caso di Perugia, e la diffusione dell’arte.
Tante le stelle che stanno illuminando anche il firmamento di “Jazzup”, dove la settimana prossima si esibiranno i big Rosario Giuliani e in chiusura di rassegna Fabio Concato.
Scarica il programma completo su www.jazzupchannel.it
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