Oggi pomeriggio Di Maio e Salvini saliranno al Quirinale e comunicheranno al presidente della repubblica di aver raggiunto un accordo completo sul programma di governo, suddiviso in 22 punti. Proporranno poi a Mattarella per la presidenza del consiglio un uomo né della Lega né del M5s. I nomi che girano di più sono quelli di Giulio Tremonti, di Gianluca Vago, rettore a Milano, e dell’economista Guido Tabellini, che però ha detto di non essere stato contattato da nessuno e di non essere interessato. Sallusti sul Giornale: «Povero Salvini, in che guaio si è infilato inseguendo vani sogni di gloria. Non farà lui – né deciderà – il premier, non sceglierà i ministri principali, ogni due per tre dovrà chiedere il permesso su cosa dire e cosa fare al suo capo Di Maio, azionista di maggioranza del governo Cinque Stelle sostenuto dalla Lega. E sulle due o tre cose fondamentali starà ad aspettare il responso del commissario Mattarella, il quale ha già fatto chiaramente sapere che varerà solo un governo a responsabilità limitata. Non è bello vedere la gloriosa Lega, socio fondatore e pilastro del centrodestra, con il cappello in mano, elemosinare fettine di potere da chi fino a ieri l’altro la riteneva una pericolosa associazione di razzisti e ladroni».
«Sì, il governo. I giornalisti ti chiedono: allora Beppe Grillo lo facciamo questo governo o no? Come se da un momento all’altro, se gli dicessi di no, se la facessero addosso. Ma perché? La borsa sta tirando, va tutto bene. Ma lasciamolo così tre anni e mezzo. Ma siete convinti davvero che lo Stato, se non c’è la governabilità, vada peggio? Le cose migliori sono state fatte tra il ’68 e l’80, quando i governi cadevano in continuazione. Non c’era la governabilità, c’erano le Brigate rosse che ti sparavano alle gambe. Ma hanno fatto le leggi migliori. Ogni tanto ti dicono: ehi, io ti ho dato il voto. Allora ti viene da dire: ok. Vuoi che te lo do indietro? Il voto che cosa significa se il 50% degli italiani non va piu a votare? Non sarebbe meglio se si estraesse a sorte tra gente che si vuole impegnare» (Beppe Grillo, ieri) [Piccolillo, CdS].
«Attorno alle 7.30 due giovani, Yusuf di 18 anni e il fratello Alif di 16, sono arrivati in moto davanti alla Chiesa di Santa Maria di Surabaya, in Indonesia, e hanno attivato gli zaini imbottiti d’esplosivo. Qualche istante dopo è entrata in azione la madre dei ragazzi, Puji Kuswanti. Il marito l’ha accompagnata in auto davanti al tempio di Diponegoro: lei è scesa con a fianco le figlie Fadila, 12 anni, e Pamela, di appena 9. Una guardia ha cercato, senza riuscirvi, di bloccarla. La donna, una volta all’interno, ha abbracciato la prima persona che ha incontrato, quindi ha azionato la bomba. Infine è stato il marito, Dita, a chiudere l’operazione a bordo della sua vettura- trappola innescata nei pressi del centro pentecostale. Carneficina che poteva essere ancora più pesante se fossero deflagrati altri 3 ordigni trovati intatti. I morti sono 13, i feriti una quarantina» [Olimpio, CdS].
In Congo, città di Bikoro, 163 mila abitanti, si sono registrati 34 casi di sospetta Ebola, con 18 morti e tra questi tre operatori sanitari. «Se 18 su 34 casi sono fatali questo significa che è la punta dell’iceberg» ha detto il medico Daniel Bausch [Simoncelli, Sta].
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