La legge sull’aborto infiamma il dibattito fra i Messicani. Fonte di pubblico dissenso. La procedura adesso è legale, ma molti dottori non la offriranno. La Suprema Corte ha sentenziato che l’aborto non è più un crimine, e migliaia di cittadini sotto accusa per averlo praticato vedranno cadere le investigazioni. Ma l’impressione generale è che i giudici della Corte non siano in sincronia con la maggioranza della popolazione, fortissimamente cattolica e convinta – dicono i sondaggi d’opinione – che l’aborto sia comunque un crimine.
SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 13/09/2021 (TITOLO+COMMENTO)
– Grande fotografia al centro pagina, un uomo che cammina nel deserto, con questa didascalia: Mohamedou Ould Slahi, che era stato torturato a Guantanamo Bay, adesso vive in Mauritania. E il titolo: Un’eredità dell’11 settembre: la macchia della tortura. Lunga descrizione delle torture subite da Mohamedou, incluse continue docce gelate per impedirgli di dormire anche per mesi. Ma Guantanamo Bay ancora esiste anche se con solo 39 degli originali 740 carcerati nel 2002: una prigione dove non solo viene ammessa la tortura, ma dove gli accusati sono tenuti anche 20 anni senza processo. E anche questo fatto, che continua tuttora, è una macchia alla cosiddetta democrazia americana al pari della tortura. Cosa può pensare qualcuno che stia in prigione, colpevole o no, vent’anni senza un processo?
– Il partito repubblicano ribolle, ma ogni stato richiede il vaccino. La rabbia contro Biden ignora un secolo di regole. Anche se con modalità diverse, tutti gli stati hanno regole precise sull’obbligatorietà dei vaccini “tradizionali”, senza i quali i ragazzi non sono ammessi a scuola. Ma il vaccino contro il coronavirus è stato trasformato dai repubblicani in una lotta politica “in difesa della nostra libertà personale”, ignorando tutti i precedenti legali e pratici. Ha detto il presidente di una scuola di salute pubblica: “I repubblicani ci tengono a metter fine alla pandemia quanto i democratici, ma i politici sono ben felici di sfruttare questa situazione per guadagni politici, ed è per questo che i governatori repubblicani sono in lotta”.
– In California, vivaci proteste di brogli elettorali. Un’eco del 2020. Teorie campate per aria prima di un’elezione è la nuova norma della destra. I risultati dell’elezione in California (cosiddetta recall election, elezione speciale per dimettere in anticipo il governatore) non si sapranno prima di martedì sera, ma molti repubblicani già dicono che il governatore rimarrà in carica per una ragione che dovrebbe esserci familiare: truffa elettorale. Subito dopo l’annuncio ufficiale dell’elezione, i destristi estremi, delusi dai risultati delle elezioni presidenziali, hanno cominciato a mettere in giro sulle piattaforme di destra, false storie su queste elezioni anch’esse certamente “rubate”.
– All’U.S. Open, un senso di rinnovamento in campo e nella folla. La finale femminile disputata fra due minorenni e la finale maschile vinta da Medvedev su Djokovic hanno portato un senso di rinnovamento in campo, dove erano assenti per la prima volta in 25 anni, le due Williams, Federer e Nadal, e fra il pubblico, ammesso finalmente sugli spalti dopo quasi due anni di assenza a causa del covid. E una partita sostenuta dal fragore del pubblico è completamente diversa (e mille volte migliore) che una partita silenziosa.
– Disabili, e disperati. Molti cittadini invalidi vivono in aree rurali della California del Nord dove non ci sono le risorse per aiutarli quando scoppiano gli incendi .
– Un uomo accusato per la morte di un bambino. Il piccolo, di un anno, era uno dei due bambini che la polizia di New York ritiene siano stati uccisi dal compagno della madre.
– Frode per l’ammissione all’Università. Stanno per cominciare i primi processi ai genitori accusati di falsificare i risultati sportivi dei figli per farli ammettere all’Università.
– Conservata intatta la stanza del poeta russo. Dopo un lungo sforzo, è stato aperto un museo privato nella casa di Joseph Brodsky a San Pietroburgo.
– Trema il sistema sanitario afghano. Dopo la vittoria dei Talebani, molti benefattori internazionali si sono ritirati. Adesso è in arrivo una nuova ondata di covid.
– Scarsità di lavoratori qualificati. Gli sforzi di migliorare strade e trasporti pubblici nel piano sulle infrastrutture di Biden può incontrare ostacoli mentre le compagnie lottano per trovare personale qualificato per il lavoro.
– Il Metropolitan Opera torna a casa. La compagnia ha marcato la ricorrenza dei 20 anni dal massacro dell’11 settembre con il Requiem di Verdi. Con il teatro aperto al pubblico dopo quasi 2 anni, e strapieno, il concerto è stato di una straordinaria grandiosità. Orchestra immensa, coro di 150 coristi, direttore Nezet-Seguin debordante energia e vitalità sono stati all’altezza della genialità e visione dell’autore, un Verdi al massimo della sua creatività. Pubblico, molto più misto del solito dati i prezzi stracciati dei biglietti, entusiasta, con infiniti applausi in piedi. Di grande emozione per gli spettatori partecipare con il Requiem ai tributi per il ventennale della tragedia.
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