Sfogliando il New York Times

La polizia di Rochester ha fatto di tutto per bloccare il filmato della morte di Floyd

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 16/09/2020

PRIMA PAGINA

–      La polizia di Rochester ha fatto di tutto per bloccare il filmato della morte. Poche settimane dopo la morte di George Floyd, che aveva scatenato proteste in tutto il paese, a Rochester (New York ) poliziotti avevano incappucciato e malmenato un giovane nero, morto pochi giorni dopo (il 6 giugno) all’ospedale per soffocamento, ma secondo la polizia per cause naturali. Il filmato delle azioni dei poliziotti e’ emerso solo adesso e mostra chiaramente la loro eccessiva violenza e brutalita’. Sara’ il tribunale, a cui si e’ rivolta la famiglia della vittima, a decidere.  

–      Emergenza da cambiamento climatico sulle due coste.  Un tipo di uragano piu’ lento e piu’ piovoso mette in pericolo la regione del golfo del Messico. L’uragano Sally (forse non tutti i lettori sanno che in America gli uragani hanno nomi che vanno in ordine alfabetico dall’inizio dell’anno. Sally e’ quindi il 17mo dell’anno) ha rovesciato enormi quantita’ di pioggia  giorno e notte, inondando parti dell’Alabama e Mississippi. Si sposta, con meraviglia degli esperti, molto piu’ lentamente del normale, conseguenza anche questa del cambiamento del clima. Mentre sulla costa ovest, continuano gli incendi che si propagano sempre piu’ e piu’ violenti (l’aria inquinata dal fumo ha raggiunto parti di Los Angeles e addirittura la costa est). Il caldo e la siccita’ dell’estate, causati dal cambio del clima, e l’uso di combustibili fossili, causato dalle nuove non-regolamentazioni di Trump, hanno portato ad una situazione particolarmente adatta agli incendi, che sono adesso i peggiori della storia.

–      L’accordo di Louisville mette un freno alla polizia. Dopo mesi di proteste che avevano fatto diventare uno slogan nazionale il nome di Breonna Taylor (ammazzata da un poliziotto entrato in casa di lei per sbaglio), la citta’ ha deciso di pagare alla famiglia 12 milioni di dollari come accordo amichevole per rinunciare al procedimento penale da parte della famiglia e meno liberta’ di azione ai poliziotti da parte della citta’.

–      Israele cementa i rapporti diplomatici con 2 stati arabi, gli Emirati Uniti e Bahrein, in una solenne cerimonia alla Casa Bianca. L’accordo, propiziato da Trump, non fa alcuna menzione dei Palestinesi.

–      Il governo apre un’inchiesta sul libro di Bolton, ex-consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, accusandolo di un uso illegale di dati classificati.

–      I casi aumentano, ma l’Europa impara a convivere col virus. Da aperto conflitto a contenimento, la Francia e il resto dell’Europa hanno optato per la convivenza anche se i casi aumentano ed esiste la minaccia di una seconda ondata. Abbandonate le speranze di sradicare il virus o trovare in tempi brevi un vaccino,  la maggioranza degli Europei sono tornati al lavoro o a scuola, seppur con molte precauzioni. 

PAGINE INTERNE

–      Hollywood in ritirata. I cinema stanno riaprendo, ma la gente non ci va volentieri per paura del contagio. Cosi’, i produttori rimandano la distribuzione dei grandi titoli.

–       Scarsa diversita’ a livello di consigli di amministrazione. Nonostante le promesse di includere piu’ gruppi etnici e razziali nei loro consigli, le compagnie hanno fatto pochi progressi negli ultimi cinque anni.

–      Le Nazioni Unite compiono 75 anni, ma non c’e’ stata alcuna celebrazione a causa dell’epidemia e gli altri problemi di cui il pianeta soffre in questo momento.

–      Il verdetto di un giornalista. Bob Woodward, grande giornalista diventato famoso per le sue indagini sullo scandalo del Wartergate e le conseguenti dimissioni di Nixon,  ha pubblicato un libro su Trump basato su una lunga serie di interviste dirette con lui. Per questo e anche per la sua fama varra’ la pena di leggerlo, nonostante ne siano ormai usciti fin troppi e tutti di gente che era molto vicina alla Casa Bianca. 

–      28 milioni di piccoli pezzi di posta. La consegna delle lettere ha rallentato quest’estate, come mostrano i dati, a causa dell’epidemia, ma ancor piu’ a causa degli interventi del nuovo capo delle poste, messo li’ da Trump appositamente per intralciare il servizio e rendere piu’ difficile e incerto il voto per posta.

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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