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La riduzione dei gas serra

Nei primi tre mesi del 2020 in Italia si dovrebbe registrare, come effetto dell’emergenza coronavirus, una riduzione delle emissioni di gas serra compresa tra il 5 e il 7%. Il calcolo è dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). L’abbassamento delle emissioni è legato soprattutto ai trasporti, e quindi al minor traffico, e in misura minore al riscaldamento, per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e di molte aziende.

Il crollo dei reati

Dal report pubblicato ieri sul sito del Viminale viene fuori che le limitazioni agli spostamenti imposti per il coronavirus hanno fatto crollare i reati del 75%. Preso in esame il periodo dal 1° al 22 marzo, sono stati 52.596 i delitti consumati a fronte dei 146.762 dello stesso periodo del 2019. Nello specifico, calano del 69% le violenze sessuali, del 67,4 i furti in genere, del 72,5 quelli in abitazione. Percentuali analoghe (-73,7%) per le rapine agli uffici postali e -77% per lo sfruttamento della prostituzione. In queste settimane nel mirino restano le farmacie (-24,6%). Fanno registrare una diminuzione, inferiore alla media, anche i maltrattamenti in famiglia (-43,6%) ma il timore è che ci siano state solo meno denunce.
In aumento i crimini informatici. Soprattutto, scrive il Corriere della Sera, le truffe telematiche e l’adescamento dei minori online.

La Bce acquista senza limiti

La Banca centrale europea ha dato il via ieri al nuovo programma di acquisto di titoli da 750 miliardi di euro per l’emergenza coronavirus. Il piano si chiama Pepp, ovvero Pandemic emergency purchase programme, durerà fino a fine anno e prevede una decisione storica: la Bce potrà comprare senza vincoli titoli di Stato e bond emessi da enti internazionali e sovrannazionali. Non dovrà rispettare il limite del 33% per i titoli di Stato e del 50% per i sovranazionali, percentuali che finora hanno vincolato gli acquisti sugli asset pubblici. «Se il coronavirus dovesse aumentare pericolosamente la frammentazione dei mercati e se questo dovesse mettere a rischio la sopravvivenza dell’euro, la Bce non si porrebbe limiti: ha dato un chiaro segnale, resta pronta a fare tutto il possibile, tutto quello che è necessario» [Bufacchi, Sole].
«Può sembrare poco, ma è una bomba che cambia il modo di fare banca centrale così come l’abbiamo conosciuto negli scorsi quarant’anni. Per l’Italia, un sostegno decisivo. E una grande opportunità per eventuali emissioni europee. Di fatto, la Bce sostiene ora le politiche di bilancio degli Stati. Un cambio di stagione rispetto agli scorsi decenni nei quali la separazione tra Tesoro e banca centrale è stata il totem in gran parte del mondo» [Taino, CdS].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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