Sono a Roma e voglio però commentare il risultato elettorale, non tanto partecipando a questa discussione sugli effetti che questo voto potrebbe avere sugli equilibri di governo oppure nelle relazioni tra i due partner di governo attuale. Oppure su fantasiose discussioni sull’Europa e sull’assetto del Parlamento Europeo, visto che il problema è bello che risolto: l’attacco sovranista è fallito c’è una solida maggioranza costituita tra popolari, social democratici e liberali, con buona pace di populisti e sovranisti.
In Italia invece, al di la degli equilibri nel governo, il vero problema è come è potuto accadere che in 365 giorni mutasse il quadro delle relazioni tra i partiti in virtù di un voto totalmente diverso rispetto a 12 mesi fa. Come è potuto accadere che in un paese come l’Italia si spostino milioni di voti dal Movimento 5 Stelle alla Lega e come sia possibile che un partito dato per morto, liquidato, risorga invece dalle ceneri improvvisamente.
Io credo che questo sia il frutto di un fenomeno gravissimo che dovrebbe preoccupare tutti i democratici, i sinceri democratici, cioè la perdita di identità del nostro popolo. I cittadini non sanno più chi sono, e allora l’unico rifugio di questa perdita di identità, di orientamento, questa mancanza di passato e di futuro che i cittadini vivono in uno stato di costante preoccupazione per la loro sicurezza, che li porta a credere ad esempio che le migrazioni costituiscano un pericolo serio, in un paese in cui sono sbarcati in questi ultimi mesi qualche centinaia di persone, in un paese in cui furti e delitti sono in diminuzione, non c’è dunque nessuna ragione per avere questo stato di insicurezza, quando invece il sentiment del nostro popolo determina una tale incertezza da far spostare il consenso da un partito all’altro a seconda di fenomeni di attualità. Salvo rifugiarsi in cose antiche: il crocefisso, il rosario, la patria, prima gli italiani, questi valori antichi: padre madre, famiglia, patria, tutto un armamentario antico che viene assunto da un leader politico per dare sicurezza al cittadino, che vi si aggrappa come un amo e si fa guidare in una scelta che ha poco di razionale.
Ecco questo ci deve preoccupare perché questa perdita di identità, questa incertezza in cui vivono i cittadini è molto grave e se dovesse durare nel tempo potrebbe mettere in discussione lo stesso assetto istituzionale del nostro paese e questo deve preoccupare ogni sincero democratico.
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