Sfogliando il New York Times

L’ansia aumenta

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 03/11/2020

NOTA PERSONALE: oggi e’ il giorno delle elezioni e pensavo di doverlo passare tutto in coda per votare. Invece ho votato in pochi minuti, e mi sono messo al lavoro su questo pezzo come fosse una giornata qualsiasi. Non sara’ un giorno qualsiasi domani ne’ i successivi. Speriamo in bene.

L’ansia aumenta con la gara a una fine amara. Il titolo e’ a tutta pagina, sopra a 6 fotografie dei due candidati in momenti diversi delle ultime ore della campagna. Il sottotitolo dice: Mentre gli elettori aumentano, Trump contesta certi voti, mettendo in piedi una lotta su quali voti contano. I voti che tentera’ di squalificare sono quelli che arriveranno dopo la data delle elezioni, tentativo gia’ fatto in Pennsylvania e respinto dalla piu’ alta corte statale. Usando schiere di avvocato e attivisti stato per stato, cerchera’ anche di far squalificare voti per posta con timbri postali incerti. E certamente trovera’ altre strade per non accettare i risultati se perdera’. Ha dichiarato: “ Appena l’elezione e’ finita, arriveremo con i nostri avvocati”. Staremo a vedere, certo il panorama e’ completamente diverso dal passato, quando SEMPRE i poteri sono passati pacificamente dal presidente in carica al successivo. Se Trump perde e soprattutto se perde di poco, si teme anche un sorgere di violenze stradali di ogni tipo.

PRIMA PAGINA

–      La pandemia mette in ombra gli appelli finali di Trump e Biden. Le elezioni si stanno svolgendo in un paese con urgenti problemi di salute, l’economia a pezzi, profonde divisioni ideologiche, battaglie sul razzismo e l’incertezza se i risultati del voto saranno accettati o disputati. Ma gli Americani, sfidando tutti gli ostacoli, hanno gia’ dimostrato con l’enorme numero di votanti in anticipo  che a queste elezioni tengono molto. Speriamo che sia un buon segno.

–      Il presidente, nella sua propria bolla, fa un ultimo slancio verso la fine. Litigando con i suoi, ma mostrandosi su di giri. Arriva alle elezioni, in un misto di fiducia e esasperazione, di bravado e risentimenti, frustrato di essere in svantaggio con un rivale che lui considera di poco valore. Ha detto: “ Ragazzi, sarebbe imbarazzante perdere contro un tipo cosi’”.Nei suoi numerosi rallies, sempre affollati di gente senza mascherine, e’ arrivato al punto di promettere, se vince, che licenziera’ il dottor Fauci, il resposabile numero uno della gestione del virus.

–      L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha ceduto alla Cina il controllo in una oscura caccia alle origini del virus. L’organizzazione all’inizio cercava, in Cina, l’origine fra gli animali.  Quello che non sapeva era che non le sarebbe stato permesso dalle autorita’ di fare una seria investigazione, perche’ era gia’ stato raggiunto un accordo tenuto segreto fra la Cina e le alte sfere dell’organizzazione. Dopo nove mesi e piu’ di un milioni di morti, non c’e’ ancora stata una ricerca trasparente e indipendente sulle origini del virus.

PAGINE INTERNE.

–      La nuova giudice sente i primi argomenti. La Barret, via video, e’ intervenuta per la prima volta in una discissione della Suprema Corte, in un caso riguardante le liberta’ di informazione.

–      Rivolta sulle chiusure in Inghilterra. Il primo ministro Johnson e’ preso fra i suoi compagni dipartito che si oppongono a una chiusura nazionale e gli oppositori che dicono che non e’ abbastanza.

–      Rischi per le donne incinte. Una nuove ricerca dimostra che, se presa dal covid, una donna incinta e’ maggiormente in pericolo di morte che una non incinta.

–      Terroristi colpiscono Vienna. Una persona e’ stata ammazzata e almeno 15 ferite quando un gruppo di terroristi ha aperto il fuoco sulla gente nel cuore della citta’. Uno dei terroristi e’ stato ucciso dalla polizia, gli altri (non si sa quanti) per ora scappati.

–      Una fantasia nella pietra. La fotografa Priscilla Rattazzi, romana che vive a New York, ha dato vita alla sbalorditive sculture in pietra del sud dello Utah.  Bellissime fotografie e articolo sulla mostra che ne e’ derivata in un’importante galleria di New York.

–      “Social media” e le elezioni. Come Facebook, Twitter e YouTube si preparano alla sfide che li aspettano su come gestire la comunicazioni oggi, domani e i giorni seguenti.

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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