L’Unesco ha promosso le colline del prosecco a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’ha deciso a Baku (Azerbajian) il World Heritage Commettee composto dalle rappresentanze di 21 Stati che hanno il compito di valutare le candidature.
Una notizia che ha fatto stappare migliaia di bottiglie da Conegliano a Valdobbiadene ed esultare il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi: «Grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese». Le colline del prosecco sono il 55esimo sito italiano riconosciuto a livello mondiale.
Tra gli altri ci sono la laguna di Venezia, la cattedrale di Palermo, le Dolomiti, il centro storico di Napoli, le necropoli rupestri di Pantalica, da ultimo Ivrea, città industriale del XX secolo.
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