Al Tribunale collegiale di Belluno un processo per violenza sessuale è fermo da quasi tre mesi perché non si è trovato un interprete del dialetto casertano stretto.
Occorre trascrivere 26 ore di registrazioni di insulti e aggressioni accompagnati da frasi idiomatiche e parolacce, tutte indirizzate dall’imputato, A.C., 37enne casertano, contro l’ex compagna. La consulente della Procura (salernitana) ne ha trascritte una parte ma ha abbandonato il compito perché non comprende gran parte delle frasi. Ora ci proverà un appuntato dei carabiniere di Caserta appena arrivato al comando di Belluno.
CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese
Nel giro di pochi anni il rettangolo alle spalle di chi parla è passato da…
Viviamo in quella che Luciano Floridi definisce la "società delle mangrovie", un habitat dove il…
Il bagno non è più considerato un semplice ambiente di servizio, ma si è evoluto…
Il 27 novembre, nell’Aula Magna della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS a Torino, professionisti del…
“4.000 settimane” di Oliver Burkeman è un libro che ci costringe a riflettere sul tempo…
Il libro che vi consiglio questa settimana è "AI generativa per Manager". Non è né…