In Italia calano i reati ma aumentano i detenuti. E, se si continua di questo passo, secondo i calcoli dell’associazione Antigone, nel giro di un paio d’anni il paese tornerà ad avere oltre 65 mila detenuti, toccando nuovamente il record raggiunto all’inizio del decennio. Al 30 aprile in carcere in Italia – su circa 50mila posti disponibili – c’erano 60.439 persone, circa 3mila in più rispetto all’inizio del 2018 e 8mila in più rispetto a quattro anni fa. Negli ultimi dieci anni, gli stranieri nelle carceri italiane sono diminuiti di oltre 1.000 unità. Oggi rappresentano il 33,6 per cento, in calo rispetto al 34,27 di un anno fa, motivo per il quale secondo Antigone «l’affollamento delle carceri nell’ultimo anno è principalmente dovuto agli italiani». Nel 2017 poi, i delitti sono calati del 2,5%, nel 2018 del 10% e, secondo i primi dati del Viminale, nei primi quattro mesi del 2019 stiamo assistendo a una diminuzione di un ulteriore 15%. Quindi si entra meno in carcere ma è sempre più difficile uscirne. Spiega sempre Antigone che se negli ultimi dieci anni gli omicidi sono scesi da 600 a 350, il numero di ergastolani è cresciuto di quasi un terzo, passando da 1.408 nel 2008 ai 1.748 di oggi.
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