Clamoroso
Trump prende a schiaffi il governatore di Città del Messico.
Raiola dice che «la Nazionale fa schifo»
Piccato per la mancata convocazione del suo assistito Balotelli, Raiola, raggiunto a Los Angeles, dice a Radio 24 che «questa Nazionale fa schifo ed è piena di gente scarsa. Per gestire Balotelli serve una persona forte. Ventura non lo era e non lo è neanche il nuovo allenatore», cioè Gigi Di Biagio. «Se è lo spogliatoio che non vuole Balotelli, che lo dica. Comandano i giocatori o il c.t.?» Quanto a Buffon, «sono stupito che sia stato scelto. Ormai abbiamo capito che Gigi vuole arrivare sino al prossimo Europeo. Vuol dire che Donnarumma lo vedremo solo nel Milan». Per quest’anno perché poi nella prossima stagione «spero che il titolare dei rossoneri sia Reina». Anche Donnarumma appartiene alla scuderia di Raiola. Il nuovo trainer Di Biagio è stato attaccato anche da Gentile, campione del mondo nel 1982, allenatore dell’Under 21 quindici anni fa e oggi alla guida della Corea del Sud: «Di Biagio non merita la Nazionale. Se uno vince e viene mandato via e quelli che non vincono sono addirittura confermati, c’è qualcosa che non quadra» [Passerini-Bocci, CdS].
Gara di pianoforte
TeoTronico, robot dotato di 53 dita, che suona il pianoforte senza sbagliare una nota. Stasera, al Conservatorio di Milano, sfida con Elisa D’Auria su brani di Bach e Chopin, Liszt e Debussy, con finale jazz. Il costruttore della macchina suonatrice è Roberto Suzzi.
L’interprete conta ancora?
«Il mio Teo ha limiti oggettivi: se Pollini suonasse una tastiera elettronica collegata al robot, questo replicherebbe il suo modo di suonare; ha già imitato alcuni grandi virtuosi del passato come Rachmaninov e Busoni, traducendo in movimenti meccanici le loro esecuzioni incise sui vecchi rulli. Ma di suo non può metterci nulla».
Quindi?
«La carriera che ha fatto Teo è l’aspetto che mi sorprende di più: ha suonato con orchestre, si è esibito in tutta Europa, ha duettato con Lang Lang. Poco tempo fa a Seul abbiamo avuto 9mila spettatori».
Si potrebbe robottizzare qualche altro strumento?
«Avevo provato a robotizzare un’arpa ma si scordava, così sono passato al pianoforte; all’inizio Teo aveva 29 dita, poi sono passato a 53 sviluppando il progetto col pianista Roberto Prosseda. L’ho costruito tutto a mano, anche riciclando: non lo si capisce, ma la testa è fatta con bottiglie di candeggina».
[Enrico Parola, CdS].
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