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Ministra Bellanova, il colore del suo abito era bellissimo…

Cara Ministra,
Innanzitutto congratulazioni e buon lavoro, avrei scelto probabilmente il suo stesso colore di abito, sono diversamente magra e mi mancano tre esami alla laurea. Sono indignata e offesa per lo spettacolo che sul web e sui social si è consumato. Maleducazione, ignoranza, mancanza di rispetto, davvero da vergognarsi di essere italiana per gli attacchi rivolti a lei, neo ministro del Governo Conte bis.

Chiedo scusa per chi non sa che lei ha molte più carte in regola di altri e che quel giuramento al Quirinale è un orgoglio per chi conosce la sua storia. È stata una bracciante, e ce ne fossero come lei, una sindacalista, un politico, una donna che ha saputo combattere con tenacia e determinazione sino a diventare parlamentare. Brava, bravissima senza se e senza ma, è una fortuna che il nostro Parlamento possa contare su donne come lei, gli elettori le hanno dato fiducia giustamente, il suo impegno su problematiche e tematiche importanti per il nostro Paese rappresentano molto per la politica.

Il colore del suo abito era bellissimo, il mio preferito, offendere una donna è un segno tangibile di ignoranza. Quell’ignoranza, mista ad odio e mancanza di educazione che fa parlare le persone senza riflettere, come è accaduto a Capezzone, solo forse per godere di un momento di notorietà.

Teresa Bellanova

Decisa la risposta del senatore Andrea Marcucci, :”Ha una storia politica bellissima, da bracciante agricola, a sindacalista, a donna delle istituzioni. Da un anno siamo colleghi sui banchi del Senato e sono testimone diretto di quanto Teresa sia caparbia, determinata, coerente. Soltanto un branco di mentecatti può attaccare una donna (qualsiasi donna) per il colore del vestito che porta. Portate rispetto a Teresa”.

Solidarietà trasversale, parole dure nel difenderla da Jole Santelli e Mara Carfagna e anche Conte le ha subito espresso la sua solidarietà E basta parlare anche di titoli, molti laureati dei precedenti governi avrebbero molto da imparare da chi invece della laurea, si è guadagnato sul campo e non nelle aule: esperienza, professionalità e competenze.

Suona sempre strano quando si usa il termine ‘meriti’, lei Ministra lì ha, sono meriti conquistati e coltivati, che le daranno sempre la consapevolezza della responsabilità e delle istituzioni che rappresenta. La sua lotta contro il ‘caporalato’ è un baluardo e un esempio, anche perché lei lo ha vissuto e non studiato sui libri.

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Tiziana Buccico

Tiziana Buccico, napoletana verace, classe 1969, da sempre appassionata di politica, cultura e Medio Oriente. Un passato di uffici stampa tra cui l’Istituto italiano per gli Studi filosofici. Poi giornalista di pagine di cultura e società, come “moscone” per i quotidiani “La Città” e "il Corriere del Mezzogiorno”. Ha lavorato per uffici stampa politici e istituzionali (Regione Lazio e Consiglio Regionale del Lazio), organizzando eventi e campagne elettorali. Pezzi di vita vissuti tra Gottingen, Vienna e Parigi, viaggi avventurosi e curiosi. Per otto anni, sino al 2017, è stata in Iran per seguire marito e famiglia ma occupandosi a tempo pieno della Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran, come Vice Presidente . Da allora la passione per i viaggi e le culture diverse è cresciuta e si è anche trasformata in una rubrica Treccani dal titolo “Via della Seta”. Rientrata in Italia si occupa di social, politica, giornalismo ed eventi culturali mantenendo così un filo diretto con quella parte del mondo che le ha cambiato la vita. Social media manager dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.

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