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’Ndragheta, indagato Cesa

Lorenzo Cesa, 69 anni, ex parlamentare e segretario nazionale dell’Udc, è indagato per associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dell’operazione “Basso profilo” della Dda di Catanzaro. All’alba di ieri la sua casa romana è stata perquisita su disposizione della procura di Catanzaro. «Mi ritengo totalmente estraneo» ha detto Cesa, che s’è dimesso da segretario dell’Udc. Nell’ambito della stessa operazione sono state arrestate 48 persone, tra le quali Francesco Talarico, assessore al Bilancio della regione Calabria e segretario regionale dell’Udc. I reati contestati a Talarico (che è ai domiciliari) sono associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso e voto di scambio. Spiega Alessia Candito su Rep: «Appalti in cambio di pacchetti di voti. Forniture di dispositivi anti-infortunio – mascherine, caschi, guanti – in cambio di preferenze. E spesso persino una cresta del 5% sulle commesse. In manette sono finiti maggiori esponenti delle ’ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come Bonaventura, Aracri, Arena e Grande Aracri, nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi con le organizzazioni criminali. L’indagine ha accertato movimenti illegali di denaro per oltre trecento milioni di euro».
«I senatori che fanno riferimento a Cesa in Senato sono tre: Paola Binetti, Antonio Saccone, Antonio De Poli. Ora cosa faranno?» [Canettieri, Foglio].

Le dimissioni di Lorenzo Cesa da segretario dell’Udc non bastano. Nel momento in cui Giuseppe Conte è a caccia di parlamentari centristi, il Movimento 5 Stelle chiude la strada a ogni possibile dialogo con l’Udc. Da una parte Luigi Di Maio scrive su Facebook: «Con la stessa forza con cui abbiamo preso decisioni forti in passato, ora mi sento di dire che mai il M5s potrà aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi». Dall’altra, Alessandro Di Battista dichiara che «con chi è indagato per reati gravissimi, al tavolo noi non ci sediamo».

«Lorenzo Cesa lo cercavano tutti, ci parlavano tutti e molte volte la telefonata per il leader dell’Udc partiva da Palazzo Chigi. Dove ieri, quando la “bomba” dell’indagine per associazione a delinquere è esplosa e le schegge hanno cominciato a rimbalzare sul web, l’ansia del premier è diventata paura» [Guerzoni, Corriere della Sera].

Procuratore Gratteri, la sua inchiesta su ’ndrangheta e politica esplode nel mezzo di una crisi di governo, e alla vigilia di nuove elezioni in Calabria. Come si fa a non parlare di «giustizia a orologeria»?
«Le giuro che i tempi della politica non c’entrano. Noi abbiamo saputo che dovevano arrestare l’assessore Talarico, assieme agli altri, quando è arrivata l’ordinanza del gip, all’inizio di gennaio, a un anno di distanza dalla nostra richiesta e a sei mesi dall’ultima integrazione. Le elezioni in Calabria erano fissate per il 14 febbraio, avremmo aspettato il 15 per non interferire sulla campagna elettorale, ma poi sono state rinviate ad aprile: non potevo lasciare arresti in sospeso per decine di persone altri tre mesi».
Non poteva attendere almeno la soluzione della quasi-crisi di governo? Cesa e l’Udc sono entrati nel gioco dei «responsabili» in soccorso del premier Conte…
«Io fino all’altra sera gli ho sentito dire in tv che lui e l’Udc non sarebbero entrati nella maggioranza, quindi questo problema non si è posto. Se ora qualcuno vuole sostenere il contrario lo faccia, ma io l’ho sentito con le me orecchie».
[il procuratore Nicola Gratteri a Giovanni Bianconi, Corriere della Sera].

«Davanti a Conte c’è un altro burrone, mercoledì si vota la relazione di Bonafede sulla giustizia. Renzi ha annunciato il no e dunque con il centrodestra l’opposizione è in vantaggio. L’unica speranza per scongiurare il ribaltone è agguantare in tempo qualche renziano pentito, che decida di andare in suo soccorso. Ma se il governo va sotto, per il premier sarà difficile arroccarsi» [Guerzoni, Corriere della Sera].

In prima pagina

• A Palermo una bambina di dieci anni è morta per una gara di soffocamento su TikTok: s’era legata una cintura alla gola
• Salvini, Meloni e Tajani sono saliti al Quirinale da Mattarella e hanno fatto presente al Capo dello Stato «l’inconsistenza della maggioranza»
• Stando alla Supermedia Agi/YouTrend, il centrodestra ora ha sette punti di vantaggio sui partiti di governo. Cala il Pd, la Lega è ai minimi dal 2018, salgono Fratelli d’Italia e Forza Italia
• In Italia il tasso di positività risale al 5,3%. Ieri 521 morti, 467 ricoverati in meno e 43 in meno in terapia intensiva
• Impennata di contagi in Francia: si sospetta sia dovuto a una nuova variante. Angela Merkel apre al vaccino russo. Il Portogallo chiude le scuole per 15 giorni
• In Slovenia da domani si potrà sciare, ma solo con il tampone negativo
• L’ex presidente dello Ior Angelo Caloia, 81 anni, è stato condannato a otto anni e 11 mesi per riciclaggio e appropriazione indebita aggravata
• Biden ha scelto la stessa scrivania di Trump e Obama
• Londra non riconosce status diplomatico all’ambasciata Ue
• In Russia sono stati arrestati due collaboratori di Navalny
• Un doppio attentato in un mercato di Kabul ha causato almeno 13 morti
• Per la prima volta da sempre, il mercato della pubblicità online vale più di quello della pubblicità in tivù.

Clamoroso

Boom, causa pandemia, nelle adozioni di cani e gatti: +15% sul 2019, e in certe città +40%. A Monza e Perugia, lo scorso dicembre, i rifugi Enpa sono rimasti senza cani da adottare [Arnaldi, Mess].


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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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