Sfogliando il New York Times

New York è indietro rispetto al resto del paese nella ripresa

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 21/06/2021 (TITOLO+COMMENTO)

New York è indietro rispetto al resto del paese nella ripresa. Permangono ferite economiche. Gli affari messi a prova dalla mancanza di pendolari e turisti. New York ha sofferto perdite di lavoro più profonde che qualunqun altro stato. Mentre il paese ha riguadagnato due terzi delle posizioni che si erano perse durante la pandemia, New York ne ha recuperate meno della metà.  Bar e ristoranti si stanno di nuovo riempiendo, ma le cicatrici sono dappertutto: negozi chiusi e segni “in affitto” visibili ovunque, marciapiedi vuoti, scarsi passeggeri nella metropolitana.Tutti guardano a settembre, quando la maggior parte delle compagnie riporterà i lavoratori in ufficio e Broadway riaprirà completamente. 

PRIMA PAGINA

– Molti soldi aprono la strada a sindaco. Bilionari sostengono i moderati. I “super pac” (parti di una campagna elettorale finanziate direttamente da un solo individuo) hanno superato i 24 milioni di dollari, arrivando al 30% dei circa 79 milioni spesi globalmente. L’impatto è stato drammatico: un diluvio di annunci pubblicitari di ogni tipo tendenti a richiamare l’attenzione di un elettorato ancora distratto dalla pandemia. 

Con fotografie dei 4 candidati considerati più probabili: Adams in una chiesa di Brooklyn, la Wiley che fa l’hula-hoop, la Garcia che fa yoga, Yang a un festival nel Bronx.

– Il voto dei vescovi contro Biden rivela la loro influenza. Il Papa e Biden, entrambi liberali, sono i due personaggi di più alto profilo del mondo cattolico. Ma negli Stati Uniti nessuno dei due determina la direzione in cui va la Chiesa Cattolica. È un movimento conservatore che decide, il movimento dei vescovi, già sostenuto anche da Trump. E la situazione è stata particolarmente chiara la settimana scorsa quando il movimento ha deciso a larga maggioranza di negare la comunione a Biden poer il suo sostegno delle leggi sull’aborto.

– La guerra offusca l’alone del Nobel del premier dell’Etiopia. Il leader affronta le elezioni fra carestia e denunce di atrocità. Abiy Ahmed, leader incontrastato dell’Etiopia, ricevette nel 2018 il Nobel per la pace per le molte riforme umanitarie portate al paese appena eletto primo ministro. Ma adesso la guerra civile scoppiata in parte del paese e da lui non ostacolata sta riducendo le regione del Tigray alla fame fra atrocità di ogni genere, mentre si avvicinano le elezioni molte volte rimandate.

– Per i costruttori, il mercato immobiliare è caldissimo. Nella  parte occidentale del paese il mercato e la temperatura sono tremendamente caldi. Una primavera di siccità, incendi e temperature record amplificano il problema dell’abitabilità della regione. Ma non hanno influito sulla rapida crescita di città come Phoenix dove i nuovi arrivati affrontano la crescita dei prezzi degli immobili, e gli imprenditori costruiscono freneticamente anche con temperature insopportabili.

PAGINE INTERNE

– Domandandosi se il vaccino funziona. I test per gli anticorpi dopo la vaccinazione, non sono in generale raccomandati. Ma per qualcuno hanno senso.

– Rivisitando una fuga di antracite . L’incidente in un laboratorio russo e il tentativo di nasconderlo ne hanno rinnovata l’importanza mentre gli scienziati cercano le origini del covid.

– Il “fungo nero” colpisce l’India. La mucormicosi (rara malattia causata da una specie di fungo) ha colpito ex-pazienti del covid in tutto il paese. Gli ospedali disperati per tenere in vita i pazienti possono averli resi vulnerabili al fungo.

– Vendendo libri a Hong Kong. Qualche negozio indipendendente sfida i limiti alla libertà di stampa. Per i lettori, i negozi offrono un senso di comunità in una città politicamente divisa.

– Milioni dicono “me ne vado”. Con priorità diverse mentre la pandemia svanisce, numeri record di lavoratori stanno lasciando  i loro impieghi.

– Nuova sfida: il mondo. La banda italiana Maneskin ha raggiunto la fama soprattutto con la vittoria al concorso dell’Eurovisione. ma adesso il gruppo si trova di fronte a pubblici globali. – L’Afghanistan non riesce ad evitare la conquista di posti chiave da parte dei Talebani. I Talebani sono entrati in due capitali provinciali, il culmine di un’offensiva che ha già conquistato vaste parti rurali del paese. 

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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