Anteprima News

Pronto un emendamento per anticipare di sette anni la pensione

«Torna ma solo per le grandi aziende, oltre i 1000 lavoratori, il maxiscivolo per la pensione. Lo prevede un emendamento presentato dai relatori del decreto Crescita alla Camera, Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5s) presso le commissioni Bilancio e Finanze, e che potrebbe già essere votato oggi. Grazie al “contratto di espansione”, che dovrà essere concordato con i sindacati, le imprese potranno mandar via i dipendenti a sette anni dalla pensione, versando però loro un’indennità «commisurata al trattamento pensionistico lordo» maturato al momento in cui si conclude il rapporto di lavoro.

Se invece il lavoratore è vicino alla pensione anticipata «il datore di lavoro versa anche i contributi previdenziali utili al conseguimento del diritto, con esclusione del periodo già coperto dalla contribuzione figurativa a seguito» del licenziamento.
Le aziende potranno utilizzare questa norma solo nel caso in cui stiano per avviare o abbiano avviato processi di reindustrializzazione e riorganizzazione, e quindi si trovino di fronte all’esigenza di «modificare le competenze professionali in organico».

Pronto un emendamento per anticipare di sette anni la pensione (pixabay.com)

Per cui potranno assumere nuovi lavoratori sia licenziando i più anziani (garantendo loro quanto prevede la legge) che riducendo gli orari degli altri. In questo caso la riduzione, che può essere concordata anche fino al 100%, potrà essere integrata da Cig e Cigs ma fino a 18 mesi anziché 24. Nel contratto andrà indicato anche il numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato o con il contratto di apprendistato»

[Amato, Rep].

CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese

Condividi
Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

Ultimi articoli

Valore, impatto e fiducia: a Torino il marketing (con AISM) incontra il Terzo Settore

Il 27 novembre, nell’Aula Magna della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS a Torino, professionisti del…

1 Dicembre 2025

4000 settimane

“4.000 settimane” di Oliver Burkeman è un libro che ci costringe a riflettere sul tempo…

13 Ottobre 2025

AI generativa per Manager

Il libro che vi consiglio questa settimana è "AI generativa per Manager". Non è né…

13 Ottobre 2025

Corporate heroes: Brand Manager – Catwoman

Non c’è nessun superpotere che si possa cogliere a colpo d’occhio, nessuna forza sovrumana da…

13 Ottobre 2025

Le 10 Leggi Universali che ti cambiano la vita

Il LinkedIn Top Post di questa settimana è di Andrea Longhi, che ci propone le…

13 Ottobre 2025

Innovazione e informazione: le nuove frontiere dei media online

La tecnologia e l’innovazione stanno ridefinendo i tempi, i modi e i linguaggi della comunicazione.…

6 Ottobre 2025