Il Pensiero Libero

Punt e MES? No, grazie! La lettura di Pinocchio? Forse.

I giuristi la definirebbero una vexata quaestio, il volgo un vero casino. Le domande inquietanti sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) sopravvengono non alla spicciolata, ma a grappolo. E’ detto anche provvedimento “Salva-Stati”, ma non è piuttosto un istituto “Salva-Banche”? E le Banche sono tutte quelle degli Stati-membri dell’Unione Europea o solo quelle tedesche (almeno al momento, in cui è diventato incalzante il problema)?

Il vincolo per l’Italia è da assumere in futuro o è divenuto già definitivo, alla chetichella nel chiuso di stanze ovattate e discrete (per cui rien ne va plus, come nel gioco della roulette)? E se la decisione è ancora da prendere, può mai avvenire che i soldi dei contribuenti italiani siano messi a disposizione di strutture straniere senza che gli eletti dal popolo in Parlamento ne sappiano alcunché?

Le domande s’inseguono ancora: è degno di un Paese civile e democratico l’immagine di un governo che come quello italiano, non solo nella sua continuità storica ma nella stessa immediatezza della cronaca, si mostri diviso tra quelli che vogliono elargire doni alla Germania e quelli che vorrebbero sottrarsi all’egemonia della Merkel e di Macron?

E’ possibile, allo stato dei fatti, chiudere il capitolo di sapore collodiano di un Pinocchio italiano alle prese con il Gatto e la Volpe? Certo: lo spauracchio della solitudine, della derelitta Italia lasciata senza difesa nella giungla Occidentale, è un’arma fortissima nelle mani degli europeisti a trecentosessanta gradi. I guai, d’altronde, che l’Italia potrebbe procurarsi da sola con la classe politica, che, purtroppo, si ritrova, non sarebbero pochi anche se, come al solito, malamente celati da spudorate menzogne.

Il Gatto e la Volpe, interpretati da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia

V’è, però, chi sostiene che non sono sarebbero certamente più promettenti o forieri di un futuro migliore gli inganni dei tecnocrati di Bruxelles. Si tratterebbe, a giudizio di notisti ironici dal pensiero non totalmente offuscato, di insidie e di tranelli, ripetuti e continui, degni della fantasia di Carlo Collodi. Il Gatto tedesco sarebbe troppo sensibile al tintinnio dell’acciaio per perdere all’improvviso il pelo e il vizio e non desiderare di restare in minore compagnia a produrlo nel Vecchio Continente.

E la Volpe francese, capace di scatti felini, non rinuncerebbe ad altre rapide e fulminee immissioni nel “giardino italiano” per agguantare tutto quello che v’è ancora da prendere in materia commerciale. La straordinaria attualità della favola dello scrittore di Pescia, se rapportata alla situazione odierna del Bel Paese nell’Unione Europea è sorprendente. Incappata nella trappola di una congerie di Trattati comunitari, l’Italia dovrebbe indursi, liberandosi dal peso della sveglia che porta al collo, a considerare l’idea di riesaminare, rivedere o sostituire le norme dimostratesi “capestro” per gli interessi dello Stivale.

V’è chi avverte, però, a due condizioni ben precise:
a) Recuperare una classe politica e dirigente degna di tale nome, sottraendola con provvedimenti immediati e urgenti al rischio di “perdere la faccia” per l’uso politico dell’accusa a discrezionalità di pubblici accusatori che a causa della mole di lavoro non possono applicare il principio costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale;
b) Non temere le grida manzoniane di “sovranismo” e di “populismo”, perché, anche se non sempre emesse da biechi portatori di interessi finanziari di istituzioni fuori dai nostri confini, sono troppo spesso ripetute da gente che, per i colpi mancini dell’età, rifiuta di pensare ai mutamenti intervenuti nel mondo attuale e continua a ragionare come se stessimo ancora agli anni del secondo dopoguerra mondiale (epoca della loro “maturazione” politica).

I problemi da superare, anche ricorrendo le predette condizioni, non sono pochi. La Gran Bretagna, con le difficoltà procuratole dall’Unione, oltre che dalla Grande Finanza della sua stessa City (collegata con quella di Wall Street e con tutta la gauche occidentale) sta dando la prova ai “prigionieri di Bruxelles” che non è agevole togliere il giocattolo dell’Europeismo dalle mani dei banchieri e dei bancari, per affidarlo a quelle di uomini politici di cui possa accertarsi l’autonomia e l’indipendenza dalle centrali creditizie dell’Occidente.

L’imbroglio del MES (dove, come il burattino del racconto collodiano, l’Italia rischia di bruciarsi i piedi nel braciere che gli è stato fraudolentemente preparato) potrebbe costituire il campanello d’allarme per un popolo di addormentati, definito addirittura “morto” dal vate Giosuè Carducci, pure impregnato di risorgimentali ardori.

Di là della generale incomprensibiltà delle notizie su tale marchingegno bancario fornite da uomini politici e giornalisti e dello scontro altrettanto “oscuro” degli addetti ai lavori, favorevoli o contrari, ma nell’un caso e nell’altro, sempre con argomentazioni inafferrabili e misteriose, gli Italiani non sanno che pesci prendere, nonostante gli anonimi fornitori di “sardine” (che, come i grillini, a loro tempo, sono ancora più misteriosamente finanziati da forze oscure, ma non tanto).

Non può venire in loro auto il Punt e Mes, noto vermouth di Carpano, se non al fine di dimenticare, nei fumi dell’alcol, i guai odierni. Forse, però, una rilettura del “Pinocchio” di Carlo Collodi, potrebbe dare utili insegnamenti sui Gatti e sulle Volpi che sono sempre in agguato nella vita umana e che circolano nel Vecchio Continente.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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