Il vertice di ieri sera (Conte, Salvini, Di Maio, Tria, Fraccaro, niente Giorgetti ufficialmente perché era il suo compleanno) è durato quattro ore, e, secondo il Corriere della Sera, Conte, che aveva incontrato Mattarella nel primo pomeriggio, ha minacciato i due vice premier di dimettersi e solo così li ha convinti ad accettare i tagli da 4 miliardi voluti dall’Europa. Il risultato sarebbe questo: niente più tassa sulle auto inquinanti – a meno che non siano Suv o macchine di grossa cilindrata -, taglio di due miliardi dei fondi per il reddito di cittadinanza che comunque non partirà prima della fine di marzo [Sole], taglio di altri due miliardi anche all’intervento sulla Fornero, cioè alla cosiddetta quota 100 (da 6,7 a 4,7). Restano i tagli alle cosiddette pensioni d’oro (dal 10 al 40% della parte eccedente i 4.500 euro netti al mese ossia i 90 mila lordi l’anno). «Ci sarà uno sgravio sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 415 milioni l’anno prossimo per salire a 600 milioni nel 2021. Viene poi alzata da 40 mila a 200 mila euro la soglia massima per l’affidamento diretto degli appalti da parte degli enti locali» [CdS]. Secondo il Corriere sarebbe anche confermata la flat tax per attirare i pensionati stranieri nel nostro Mezzogiorno. Repubblica scrive che «la strada per un accordo tra Roma e Bruxelles appare in discesa». Confermato il rapporto tra deficit e pil al 2,04%.
Ci sono problemi politici per Di Maio: Di Battista ha annunciato il suo ritorno per il 24 dicembre, Grillo e Casaleggio hanno tenuto una festa-vertice all’ultimo piano dell’hotel Forum e fatto trapelare la loro insoddisfazione per le misure adottate dal governo, troppo poco sensibile ai temi ambientalisti tanto cari ai grillini delle origini.
È salito a cinque il numero delle vittime dell’attentato di Strasburgo: dopo essere rimasto in coma per una settimana, è morto ieri pomeriggio Barto Pedro Orent-Niedzielski, 35 anni, detto Bartek. Il terrorista Cherif Chekatt gli aveva puntato la pistola in fronte e aveva fatto fuoco. Fino a ieri la famiglia di Bartek aveva deciso di non scollegare gli strumenti che lo tenevano in vita per permettere a tutti i suoi amici di salutarlo all’ospedale.
Matteo Salvini ha partecipato ieri alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan, all’Arena Civica. Una presenza che fa discutere visto che Salvini è ministro degli Interni e al vertice del tifo organizzato rossonero erano presenti diverse figure con una fedina penale carica di precedenti e legami inquietanti. In particolare, Salvini è stato fotografato mentre stringe la mano a Luca Lucci, uno dei capi della curva, arrestato solo pochi mesi fa per traffico di droga. «Io stesso sono indagato, sono un indagato in mezzo ad altri indagati», ha tagliato corto il leader della Lega.
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