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Rabbia contro le statue: Colombo e Montanelli

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Quando le statue rappresentano un problema

Le statue di Colombo abbattute

Attivisti di Black Lives Matter, il movimento che sta guidando le proteste per l’uccisione di George Floyd, hanno abbattuto una statua di Cristoforo Colombo a Richmond, capitale della Virginia. La statua, che si trovava all’interno di Byrd Park, è stata prima vandalizzata, ricoperta di vernice e incendiata, e poi tirata giù e gettata in un lago nei pressi del parco. Sul piedistallo vuoto è stato messo un cartello con scritto «Colombo rappresenta il genocidio». A Boston una statua del navigatore genovese è stata decapitata.

In molti paesi dell’America il 12 ottobre è celebrato come un giorno di festa, in onore della scoperta di Cristoforo Colombo, e negli Stati Uniti in particolare si celebra il “Columbus Day”. Negli ultimi anni però molte città degli Stati Uniti hanno annullato la festività, attribuendo a Colombo l’inizio dello sterminio delle popolazioni indigene, e l’hanno sostituita con una giornata per commemorare queste ultime [il Post].

Nei giorni scorsi a Londra la statua di Winston Churchill era stata imbrattata con la scritta «was a racist» e a Bristol era stata abbattuta quella del commerciante di schiavi Edward Colston.

«Banksy ha proposto di recuperare la statua del mercante di schiavi Edward Colston, buttata in acqua a Bristol e di rimetterla sul suo piedistallo; però attorniata da altre statue, le sagome dei manifestanti che cercano di abbatterla aggrappati alle funi» [Michele Serra, Rep].

Si chiede la rimozione della statua di Montanelli

Un movimento finora ignoto e che si chiama Sentinelli di Milano ha inviato una lettera al sindaco e al consiglio comunale della città in cui scrive: «A Milano ci sono un parco e una statua dedicati a Indro Montanelli, che fino alla fine dei suoi giorni ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di 12 anni perché gli facesse da schiava sessuale, durante l’aggressione del regime fascista all’Etiopia. Noi riteniamo che sia ora di dire basta a questa offesa alla città e ai suoi valori democratici e antirazzisti e richiamiamo l’intero consiglio a valutare l’ipotesi di rimozione della statua, per intitolare i Giardini Pubblici a qualcuno che sia più degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra città». I piddini Diana De Marchi e Alessandro Giungi hanno detto di condividere la richiesta e hanno chiesto di discuterne in consiglio comunale. I cinquestelle si sono accodati. Forte riprovazione dal centrodestra.

Clamoroso

Los Angeles ha un’area metropolitana grande come l’Abruzzo. Per sorvolarla tutta in aereo ci vogliono 25 minuti [Barlaam, Sole].

In prima pagina

• Hbo ha rimosso Via col vento dal catalogo online perché considerato razzista: «Dipinge pregiudizi etnici e razziali»
• A Richmond, in Virginia, è stata abbattuta una statua di Cristoforo Colombo, considerato un genocida. Un’altra statua di Colombo è stata decapitata a Boston
• Il Pd e il M5s di Milano accolgono la proposta di un movimento locale per la rimozione della statua di Montanelli dai Giardini
• Il pm di Bergamo sentirà Conte, Lamorgese e Speranza sulla mancata zona rossa di Nembro e Alzano, nella Bergamasca
• In Lombardia salta Luigi Cajazzo, direttore della Sanità. Al suo posto arriva Marco Trivelli dall’ospedale di Brescia
• La Bce sta preparando una bad bank per gestire le centinaia di miliardi di euro di prestiti bancari che non saranno ripagati a causa della pandemia
• La curva dei contagi in Italia scende ancora: ieri solo 202 casi. Altri 71 morti. In Lombardia 99 nuovi positivi su quasi diecimila tamponi
• L’India ora è il quinto paese più colpito dal Covid, Mumbai ha superato Wuhan. La Corte suprema brasiliana ha imposto al governo di Bolsonaro di tornare a pubblicare i dati sul contagio. In Russia 8.404 nuovi casi, il minimo da due settimane. In Olanda si abbattono decine di visoni infetti
• Il centrodestra non parteciperà agli Stati Generali indetti da Conte
• I vescovi italiani intervengono contro la nuova legge sull’omofobia in discussione alla Camera: «Non serve. Attenti a derive liberticide»
• Zara paga il coronavirus con la chiusura di 1.200 negozi. Punterà sulle vendite online
• Dopo 34 anni è stato trovato il colpevole dell’omicidio del premier svedese Olof Palme. Si chiama Stig Engström, era un giovane grafico di destra che avrebbe agito per motivi ideologici e che si è suicidato nel 2000
• Per Paul McCartney è «scandaloso» che i biglietti dei suoi concerti italiani cancellati per il coronavirus non siano rimborsati
• È stata ritrovata in un casale abruzzese la porta del Bataclan su cui Banksy aveva realizzato un murale e che era stata rubata nel 2019
• Motomondiale, è stato cancellato il Gran Premio d’Italia al Mugello.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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