Si è subito affermato come uno dei migliori forni di Roma, questo panificio aperto da oltre tre anni su Via Tirso, nei pressi dell’incrocio con Via Adda. L’offerta, però, non si limita solamente al pane – eccellenti l’evolutivo e il tanti semi – ma prevede pure una proposta di somministrazione declinata nelle diverse ore della giornata, pensata probabilmente per intercettare le esigenze dei lavoratori di zona (la sede dell’Enel è a due passi).
Noi, come al solito, abbiamo deciso di provarlo alle prime ore della giornata, quando la vetrinetta che funge pure da bancone è colma di lieviti appena sfornati. E qui le prime note positive: se negli anni passati, in alcuni periodi abbiamo riscontrato un lieve calo nel livello dei lieviti, con cotture non ottimali e lievitazioni non perfette, da ormai tanti mesi i prodotti sono sempre impeccabili. Il consiglio è quello di provarli tutti, in più visite: innanzitutto è piacevole mettere a confronto il croissant francese con il cornetto all’italiana nella versione senza farcia, per notare le differenze: più ricco il secondo per via della presenza di più ingredienti, il primo si lascia comunque preferire per il garbato, ma percepibile apporto del burro.
Ottimo pure il cornetto con crema, il pain au chocolat e il radetzky con crema, granella di pistacchi e zenzero candito. Purtroppo non allo stello livello l’angolo caffetteria, come ormai scriviamo da anni: non tanto per il cappuccino, ben schiumato e con il giusto equilibrio latte caffè, ma l’espresso purtroppo di base si poggia su una miscela mista di arabica e robusta, carente di complessità; inoltre il risultato non è costante in quanto non si apportano le dovute modifiche nella macinatura al variare dell’umidità delle giornate.
Un vero peccato, perché in un contesto tanto curato, pure questo aspetto meriterebbe la giusta attenzione. E’ disponibile pure una miscela 100% arabica della stessa torrefazione, più articolata nei sentori ma con gli stessi problemi di costanza sopra descritti.
La prima impressione che desta nell’avventore è un senso di piacevole informalità, con la sala sviluppata in lunghezza che presenta sulla sinistra l’esposizione del pane e sulla destra il forno a vista, per poi proseguire con alcuni tavolini e un lungo tavolo sociale. L’attrezzata pedana esterna protetta da ombrelloni, è in grado di ospitare 10/15 persone che per il servizio al tavolo devono pagare un surplus di 0,50€.
Servizio: Cortese e rilassato, particolarmente apprezzabile per chi ha tempo da concedersi, meno per chi la mattina ha una certa fretta nel fare colazione.
Voto 4,5/5
Santi Sebastiano e Valentino, Via Tirso, 107 – Roma. Telefono 06/87568048
Recensione tratta da La Pecora Nera Editore
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…
L'otite è un'infiammazione che può colpire diverse parti dell'orecchio, tra cui l'orecchio esterno (otite esterna),…
Il consiglio di lettura di oggi è “Frontiera” di Francesco Costa,《un libro frastagliato e non…
Le auto moderne sono dotate di una serie di sistemi volti a proteggere il conducente…
L’almanacco di Naval Ravikant è una raccolta dei pensieri, dei twits, delle interviste dell’autore incastonate…
Greg Hoffman è un brand leader a livello globale, ex Chief Marketing Officer di NIKE,…