Caro Franz,
ti scrivo… così mi distraggo un po’.
Ti scrivo perché grazie a te mi sono distratta un po’ e soprattutto ho trovato modo di ridere, sorridere, fare battute e vedere i miei colori, perché la nostalgia e la malinconia si sono animate e sono diventate quadri caleidoscopici.
Ma quando mi ricapita che un artista mi sollevi dal pensiero del quotidiano e mi regali tavolozze di disegni, di colori, di sofisticate tecniche digitali, di musiche tecno, di bozze, prove e riflessioni.
Orditi e trame come quelle di un tappeto persiano, che si dipanano e vengono tessute su un gioiello della mia città, della nostra città: il Castel dell’Ovo. E così ritorno alla mia infanzia, la tua opera mi riporta a quel Castello che vedevo dal mio terrazzo, dalla mia stanza, quel Castello che affronta le sirene, e le tempeste, che è il faro di una Napoli “Magica“, come il nome delle tue videoinstallazioni.
Il Castello che quest’anno non posso vedere dal vivo, quel luogo che per me è fonte di ricordi bellissimi, della voce di mio padre che mi raccontava la storia di un uovo leggendario. La mia gioventù, quella voglia fortissima di scendere per la “cupa” e ritrovarmi sul mare, passeggiare, correre, fotografare, respirare la brezza marina e urlare dentro che la fortuna di essere nata a Napoli è immensa.
Speravo di poter essere lì il 22 quando “Scaramantica” ha preso vita, quando le luci, i disegni, i simboli hanno dato una nuova anima ad una icona della nostra città. Ma, caro amico, grazie a te non ho perso niente, ho partecipato attaccata ad un cellulare aspettando le foto, gli scatti, i video, i racconti di un’impresa da temerario, da coraggioso, da visionario.
Grazie per avermi raccontato le tue idee, le tue emozioni, per avermi fatto viaggiare in un mondo fatto solo di colori, di vita eterna, quadri di pura arte, il tuo braccio che per magia spunta dal mare e disegna, poi copre di colori e continua a narrare favole e leggende. L’arte credo sia questa, sia riuscire ad emozionare, a permettere al pubblico di sognare, di vivere altre vite e volare lontano.
Le luci che illuminano il Golfo, quel raggio blu che ci fa viaggiare, che ci trasporta sull’altra riva, che ci permette, in quest’anno davvero particolare, di chiudere gli occhi e immaginarci ovunque, lontani o vicini.
Il tuo lavoro, Franz, è stato un crescendo di precisione e fantasia, di tecnologia e di manualità, le tue scelte cromatiche sono state meditate e al tempo stesso puro istinto e piacere, un’opera che racchiude tutto: i contrasti, le contraddizioni di una città che non si arrende, che colora anche le ombre ed il buio, che riesce a portare il sole nei vicoli e nei sotterranei, la città che incanta!
Caro amico mio, c’è chi ti ha definito anche sui giornali stranieri “il mago della luce”, come non condividere, come non testimoniare che hai illuminato queste feste assai sui generis, come non aggiungere che con i tuoi colori, usati al posto della bacchetta magica e delle pozioni e formule, ci hai fatto un vero regalo. Non posso non confessare che aver potuto vedere i tuoi lavori in fieri è stato un grande piacere e un grande onore, aver potuto grazie alla virtualità esclamare stupore e meraviglia davanti ai Vesuvi esultanti, alle Capuzzelle strabilianti, alle Sirene del nuovo millennio, e a quell’Uovo magico. Ma so che stasera, donerai alla città fuochi virtuali, digitali, il Castello sarà protagonista della fine di quest’anno e dell’inizio di un anno in cui sono riposte tutte le nostre preghiere e le nostre speranze. Una proiezione spettacolare, in questa video animazione, ci sei tu con i tuoi ricordi, ci siamo tutti noi che abbiamo sempre aspettato il 31 dicembre per affacciarci ai balconi, alle finestre, sui terrazzi, per strada, ovunque in una città che si illuminava a giorno, che mentre scrivo mi commuove al solo pensiero che quelle luci improvvise erano per noi come la cometa, come le luci delle nostre case, la voglia di uscire dal buio e uscirne insieme… perchè siamo sempre alla ricerca della luce e del sole.
Ed allora caro Franz Cerami, grazie per quello che mi hai regalato che ci hai regalato, per la passione e la forza che hai dato ad un’opera d’arte, il segno tangibile che la vita ha i colori di “Magica”, che il buio non esiste, che insieme seppur lontani guardando tutti le immagini di “Scaramantica” saremo vicini, tutti legati dai simboli di un “inno alla vita”!!!
Di seguito il servizio del TG3 Campania su “Scaramantica 2021” di Franz Cerami.
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