Anteprima News

Scontro tra Di Maio e Benetton: “Atlantia azienda decotta”

È guerra fra i Benetton e Luigi Di Maio. Intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta su Atlantia il vicepremier ha detto che il governo ha promesso alle famiglie delle vittime del ponte Morandi che avrebbe revocato le concessioni autostradali ai Benetton. Pertanto quando questo accadrà Atlantia perderà valore in borsa e diventerà un’azienda «decotta»: «Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare gli aerei».

Affermazioni a cui è seguita la replica di Atlantia, che si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi: «Queste dichiarazioni perturbano l’andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri “essere ancora in corso”, e determinano gravi danni reputazionali per la società».

Atlantia proprietaria di Autostrade

Poco dopo Di Maio ha ribattuto: «I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime».

Intervistato dalla Stampa l’altro vicepremier Salvini ha preso le distanze da Di Maio: «Stiamo parlando di una società che dà migliaia di posti di lavoro, è quotata in Borsa e fattura decine di miliardi di euro. Prima di dare giudizi sommari, quando ci sono di mezzo posti di lavoro io sono sempre molto attento».

«Di Maio ha voluto colpire il gruppo a borse aperte quasi a dimostrare al suo vecchio amico e ora rivale, Alessandro Di Battista, che quando vuole la sa sparare più grossa di lui. Ora del gruppo Atlantia tutto si può dire tranne che sia “decotto” e comunque non si è mai visto un ministro di un paese del G7 puntare a buttare giù il titolo di un’azienda nazionale» [Di Vico, CdS].

CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese

Condividi
Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

Ultimi articoli

Il sistema di scarico moderno: tecnologia al servizio dell’ambiente

Il silenziatore è un componente fondamentale nel sistema di scarico delle automobili moderne. Il suo…

6 Febbraio 2025

Servono gli hastag nei post di LinkedIn?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Laura Copelli che ci parla dell'uso degli…

3 Febbraio 2025

Osare In Grande

La Vulnerabilità non è debolezzaLa vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci…

3 Febbraio 2025

Come collaborare con le persone difficili

L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova…

3 Febbraio 2025

Come smettere di preoccuparsi e iniziare a vivere

Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi.Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni…

29 Gennaio 2025

Big Tech e Governo USA

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Alec Ross che ci parla del ruolo…

29 Gennaio 2025