Se rischia la vita in patria, l’immigrato, anche se assassino, non può essere espulso (pixabay.com)
La Corte europea dice che gli immigrati, che rischiano la vita o la persecuzione in patria, non possono essere espulsi neanche se commettono un reato grave. Il caso riguarda un ivoriano, un congolese, e un ceceno che si sono visti revocare dal Belgio e dalla Repubblica Ceca lo status di rifugiato, perché considerati una minaccia alla sicurezza o condannati per un reato particolarmente grave.
Una sentenza che cozza con il Decreto Sicurezza dove si prevede il rimpatrio per tutti gli immigrati condannati per una serie di reati. Appena saputa la notizia, il ministro dell’Interno ha commentato: «Ecco perché è importante cambiare questa Europa, con il voto alla Lega del 26 maggio. Comunque io non cambio idea e non cambio la legge: i “richiedenti asilo” che violentano, rubano e spacciano, tornano tutti a casa loro. E nel Decreto Sicurezza Bis norme ancora più severe contro scafisti e trafficanti».
CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese
Il silenziatore è un componente fondamentale nel sistema di scarico delle automobili moderne. Il suo…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Laura Copelli che ci parla dell'uso degli…
La Vulnerabilità non è debolezzaLa vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci…
L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova…
Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi.Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Alec Ross che ci parla del ruolo…